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Economia, nel Ferrarese è un 2022 ancora in crescita: "Ma le stime per l'anno prossimo parlano di un -0,3%"

Bene l'export, male il commercio al dettaglio di prodotti non alimentari: tutti i dati del report

L’economia provinciale regge, ma all’orizzonte si addensano nubi nere. E’ questo, in sintesi, il resoconto del rapporto dell’Osservatorio dell’Economia – diramato dalla Camera di Commercio - secondo il quale il finale di quest’anno sarà ancora con il segno positivo, a fronte di un 2023 che invece dovrebbe vedere una decrescita.

In sintesi: gli ultimi dodici mesi si chiudono con un generale +2,6%, l’anno prossimo la stima di crescita è pari a -0,3%. “Il vertiginoso innalzamento dei prezzi dell'energia - ha sottolineato Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio - favorito anche da meccanismi irragionevoli e da squilibri interni tra i Paesi europei, costituisce uno dei nodi più critici del momento attuale. Si palesano i rischi di emarginazione sociale, di recessione, di inflazione, con l’impoverimento della base produttiva”.

Scenario di previsione

Il 2022 per Ferrara dovrebbe segnare il ritorno ai livelli del 2019, senza però raggiungere i massimi rilevati nel periodo dal 2009 ad oggi (circa 8,3 miliardi), per non parlare degli oltre 9 miliardi del biennio 2007-2008. Così come la ripresa del 2021 è stata leggermente più contenuta, il trend di crescita ferrarese per il 2022 appare più decelerato rispetto a quanto rilevato per l’Emilia-Romagna (+3,6%), ed inferiore anche a quanto registra la media italiana.

Export

Nei primi nove mesi dell’anno, le vendite ferraresi all’estero hanno avuto un valore di 2,1 miliardi di euro, con un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, del 17,3%. La maggior parte dei principali settori sta registrando incrementi, in particolare la voce della metalmeccanica riferita al comparto dei macchinari, ha aumentato le vendite all’estero di 86 milioni rispetto allo stesso periodo del 2021 (quando erano già cresciuti di 165 milioni). Ottimi risultati si registrano anche dal gruppo Sostanze e prodotti chimici che incrementa l’export di 82 milioni con una variazione tendenziale del 15,8% e dai Prodotti Alimentari (+40 milioni pari a un +35,1%). Solo i prodotti agricoli e della pesca subiscono una piccola contrazione. Le variazioni positive delle vendite verso Usa, Francia, Germania e Spagna hanno contribuito maggiormente al risultato finale, mentre rallenta la Cina.

Manifattura

L’indagine congiunturale camerale tra le imprese manifatturiere fino a 500 dipendenti, nel terzo trimestre dell’anno registra una produzione in crescita (+3,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Il grado di utilizzo degli impianti si assesta al 74,2%, mentre gli ordinativi continuano a crescere ad un ritmo meno accelerato rispetto alla produzione (+3%). Il fatturato cresce del +5,5%, mentre per quello estero si attesta al +9%.

Artigianato

La produzione è aumentata nel terzo trimestre del 3,4% rispetto al corrispondente trimestre del 2021. Il recupero appare più lento rispetto alla regione e all’anno precedente. Nel terzo trimestre 2022 le settimane di produzione assicurata dalla consistenza del portafoglio ordini sono scese di qualche giorno a 6,7 settimane e le imprese hanno indicato un grado di utilizzo degli impianti al 72,4% (due punti in meno rispetto alla fine di giugno), indicatori che per l’intera industria manifatturiera risultano più elevati.

Commercio

Prosegue anche nel terzo trimestre 2022 il lento recupero delle vendite, che, per il sesto trimestre consecutivo, registrano una variazione positiva (+1,7%), contenuta e non diffusa tra le tipologie analizzate. L’andamento negativo coinvolge in questo trimestre il solo commercio al dettaglio di prodotti non alimentari.

Costruzioni

Tra luglio e settembre, l’incremento del volume d’affari a prezzi correnti rispetto allo stesso periodo 2021 ha subito una variazione di rilievo (+8,3%), superiore al dato regionale (+5,5%). Anche l’artigianato ferrarese delle costruzioni continua a registrare variazioni consistenti, in questo caso addirittura superiori all’intero settore (+9,2%). Nel trimestre estivo, il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento e quelle che viceversa riportano una riduzione del volume d’affari rispetto trimestre precedente, è passato dal +16% al +27%.

Turismo

Nel complesso, la provincia segna un 29,2% di turisti in più rispetto al 2021; dato che risente dell’ottima performance sui Lidi e dell’importante recupero della città capoluogo. Nei primi nove mesi i numeri registrano sul litorale oltre 2milioni di pernottamenti e sfiorato i 300mila turisti mentre a Ferrara sono arrivati circa 150mila turisti che si sono trattenuti in media un paio di notti.

Imprese (natalità-mortalità)

Ad un mese dalla fine del 2022 si segnala una leggera ripresa delle cessazioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (1.494 unità, aumentate di 90 unità rispetto allo stesso periodo del 2021), contemporaneamente ad una ripresa delle iscrizioni (1.609) aumentate dell’8,1% e tornate ad un livello superiore a quanto registrato nel 2019. Il saldo della movimentazione risulta ancora positivo e in crescita al confronto con lo stesso periodo dello scorso anno (+115 unità, contro +84 del 2010) e fa rilevare al 30 novembre 32.873 imprese registrate.

Protesti e fallimenti

Nei primi dieci mesi del 2022, i protesti calano solo per valore mentre aumentano per numero, pur rimanendosi sotto i livelli del 2019 quando l’importo complessivo sfiorava il milione di euro. Si dimezzano i fallimenti registrati a Ferrara dall’inizio dell’anno ad ottobre: 23 in meno rispetto al 2021. Tra gennaio e ottobre 2022, infine, si registrano 924 scioglimenti e liquidazioni volontarie, 711 in più rispetto allo scorso anno (+333,8%) aumento avvenuto nei mesi di marzo e settembre a fronte di un’importante procedura amministrativa di cancellazione d’ufficio dal registro delle imprese.

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