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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia

Alla Parigi-Brest-Parigi anche una delegazione di sette ferraresi

La manifestazione francese per ciclisti prevede un percorso di 1200 chilometri in 90 ore

Ci sarà anche una delegazione di sette ferraresi impegnati nella sfida della randonnée, la manifestazione per ciclisti che amano le lunghe distanze, Parigi-Brest-Parigi, che si corre una volta ogni quattro anni, dalla capitale francese all'Atlantico con ritorno in 90 ore al massimo, per 1200 chilometri complessivi in sella alla bici. Saranno infatti alla partenza, domenica, anche i portacolori della città estense: Massimiliano Cantelli, Isabella Chiodi, Francesco Dellamorte, Simone Dovigo, Emilio Junior Francischetti, Massimo Leonetti, Ulises Gabriel Miranda. Assieme a loro, per condividere la logistica di viaggio, i tre soci della ferrarese Witoor Asd Giacomo Buzzanca di Padova, Marco Casadio di Lugo, Gianluca Liberti di Treviso. 

"Un plauso a grandi atleti ferraresi - ha dichiarato il sindaco Alan Fabbri - che prenderanno parte a una corsa leggendaria e saranno ambasciatori della nostra città in terra francese. Una corsa che è storia e passione. Un grazie, in particolare, a Simone Dovigo, grande organizzatore capace di aggregare tanti appassionati, promuovendo iniziative ed eventi, come la Bike night e la Rando Imperator che, nati nel nostro territorio, hanno avuto successo nazionale e internazionale". La celebre corsa transalpina nasce nel 1891, da un'idea di Pierre Giffard per rilanciare il quotidiano 'Auto-Vélo', si correva allora ogni dieci anni. Era riservata ai professionisti, fino al 1951, in quanto 'L'Équipe', che organizzava l'evento, non trovò più concorrenti. 

Da quell'anno è diventata una corsa amatoriale disputata ogni quattro anni. Erano anni di ciclismo eroico, in cui si correva con bici da venti chili, senza cambi, su strade fangose o dissestate, punteggiate dai chiodi che si staccavano dalle suole dei contadini. Si correva da soli, senza squadra, i distacchi erano non di secondi, come nel ciclismo di oggi, ma di ore. La Parigi-Brest-Parigi appartiene alla categoria delle randonnée: si corre sfidando se stessi, per completare il percorso entro il numero massimo di ore previsto. In questo caso, appunto, 90 ore complessive. "Sono sfidanti, 90 ore non sono tante se consideriamo che oltre a pedalare si deve anche mangiare e dormire", ha raccontato Dovigo, presidente di Witoor e organizzatore della Rando Imperator da Monaco di Baviera a Ferrara, una randonnée da 600 chilometri che è qualificante proprio per la partecipazione a questo evento.  

Come ha spiegato lo stesso Dovigo, gli iscritti alla corsa francese, nel 2023, sono 8mila, ma i pretendenti molti di più. Ecco perché l'iter di registrazione è lungo e selettivo: per accedere alla pre-registrazione si deve infatti completare un brevetto nell'anno precedente, più lungo il chilometraggio concluso prima si apre il cancello per la registrazione. In particolare, per confermare la registrazione è necessario, nell'anno in corso, completare almeno 4 brevetti, uno da 200 chilometri, uno da 300 chilometri, uno da 400 chilometri, uno da 600 chilometri, accumulando una distanza totale di 1.500 chilometri entro inizio luglio.
"Questi due anni di avvicinamento - ha aggiunto Dovigo - personalmente mi hanno affascinato molto. Questo evento non è solo una questione di 'gamba' e preparazione fisica. La differenza, la fano la testa e il corretto setup della bicicletta basato sulle specifiche esigenze personali, che si scoprono pian piano solo con tante ore di allenamento".  

I guasti meccanici sono un'altra incognita: perché la pe-be-pe (P-B-P come lo pronunciano i francesi) si corre in autonomia, senza una rete di assistenza organizzata, senza 'ammiraglie'. Ci sono appositi punti-tappa con tendoni per dormire, ma spesso gli iscritti si organizzano con alloggi privati. "La gestione del sonno - ha continuato Dovigo - è difficile: non è il pedalare la notte, ma sapere dove e quando dormire. Noi partiremo domenica 20 agosto tra le 18.30 e le 18.45, quindi pedaleremo subito l'intera notte. Per la prima sosta, per le pochissime ore di sonno a disposizione, tra il chilometro 450 e il chilometro 515 abbiamo prenotato degli appartamenti all'interno dei quali ci siamo suddivisi a seconda delle aspettative sulla carta, ma siamo consapevoli che tutto potrà cambiare al momento, basta solo pensare alle avversità meteo. Per quanto riguarda la seconda sosta-sonno, non abbiamo un programma preciso, si andrà un po' a sensazione e per qualcuno sarà possibile sfruttare i dormitori messi a disposizione dall'ente organizzatore".

Simone Dovigo ha sottolineato che "è difficile immaginare l’atmosfera che regna alla PBP: ogni paesino di campagna lungo il percorso attende i ciclisti, giorno e notte, prima nel viaggio di andata, poi nel viaggio di ritorno. Chi è ancora diretto a Brest, a un certo punto inizia ad avvistare chi sta già pedalando verso Parigi, oltre il 'giro di boa' dei 600 chilometri. Di notte un lunga fila di luci si snoda lungo le strade che fanno su e giù dalle colline. Il percorso non ha grandi asperità, ma è avaro di pianura. A volte nei campi si avvista chi, travolto dalla fatica, si mette a dormire sull'erba. Ma il tifo inizia a casa, nei giorni precedenti di preparativi. Arriva dagli amici, dalle famiglie, senza le quali tutte quelle ore in sella non sarebbero possibili, dai compagni di avventura".

Per quanto riguarda l'aspetto sportivo, Dovigo ha evidenziato che "anche io tifo per i miei colleghi, in particolar modo per Isabella e Gianluca, perché li ho visti nascere e crescere, ciclisticamente parlando. I loro primissimi obiettivi in sella sono stati i 100 chilometri della Bike Night Emilia Romagna per Isabella e della Bike Night Alpe Adria per Gianluca. Poi, superato quello scoglio, si sono innamorati dell'idea di partecipare alla Rando Imperator e hanno centrato l'obiettivo dei 600 chilometri tra l'edizione del 2022 e quella di quest'anno. Personalmente, da organizzatore della Rando Imperator, mi sono fatto ispirare dalle storie dei vari randonneur che vedevo partire da Monaco e arrivare fino alla mia adorata Ferrara. Avevo deciso, desideravo provare quelle emozioni sulla mia pelle e andare alla conquista di quel fascino chiamato PBP".

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