Tragedia familiare, prima tenta di uccidere la moglie e il suocero poi si toglie la vita

Una lite furiosa, poi i colpi. Prima verso la moglie, poi verso il suocero. Infine l’estremo gesto. E’ finita così la vita di Paolo Soncin, 68 anni, ex operaio in pensione, originario di Ariano Ferrarese (Mesola). Il tutto è avvenuto martedì, poco prima di pranzo, a Soliera, in provincia di Modena. Sull’esatta sequenza dei fatti stanno indagando i carabinieri, ma la ricostruzione più accreditata parla di un doppio tentato omicidio, seguito dal suicidio.

Secondo quanto appurato, infatti, al secondo piano dell’appartamento di via Marconi si è accesa una discussione. Qui Soncin, con un’arma contundente (forse un martello), avrebbe colpito alla testa prima la moglie Norina Marabini (66 anni) e poi il suocero (85enne). Colpi pesanti che hanno tramortito i due, senza però ucciderli. Poi l’ex operaio sarebbe sceso al piano terra, in un gazebo accanto all’autorimessa, e si sarebbe impiccato.

Sul posto sono immediatamente giunti i carabinieri, insieme ai colleghi del reparto scientifico, e il personale del 118. Per il 68enne, però, non c’era più nulla da fare. La donna e il padre, invece, sono stati trovati ancora in vita, anche se feriti gravemente. Per entrambi è, dunque, partita la corsa verso l’ospedale di Baggiovara, dove sono tutt’ora ricoverati (in prognosi riservata) nel reparto di terapia intensiva. Secondo quanto si apprende, la situazione più critica sarebbe quella dell’85enne.

Soncin, operaio specializzato da qualche anno in pensione, lascia anche due figlie. Secondo le testimonianze dei vicini, quella del ferrarese era una famiglia tranquilla, che non aveva mai dato segni di squilibrio. Allo stesso modo, come riporta ModenaToday, non si erano mai segnalate situazioni di aperto conflitto o registrate liti che potessero far presupporre ad un gesto così estremo.