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Lunedì, 29 Aprile 2024
Diritti

Mutui a tasso variabile dal 2005 al 2008, Federconsumatori richiama un'ordinanza della Cassazione

Il riferimento è alla possibilità di ottenere la restituzione di parte degli interessi

Notizie potenzialmente positive per i cittadini che, tra la fine del settembre del 2005 e la fine di maggio del 2008, erano titolari di mutui a tasso variabile, finanziamenti o leasing indicizzati in base al tasso Euribor. A comunicarlo è una nota di Federconsumatori, sottolineando che "la Corte di Cassazione, infatti, con l'ordinanza del 13 dicembre 2023, ha affermato che sono nulli i tassi che le banche hanno applicato ai mutui, ai finanziamenti o ai leasing indicizzati al tasso Euribor 'fissato attraverso un accordo manipolativo della concorrenza da un certo numero di istituti bancari come accertato dalla Commissione Antitrust Europea'".

Federconsumatori ha evidenziato che "la vicenda giunta al vaglio della Suprema Corte prende spunto dalla sanzione irrogata nel dicembre 2013 dall'Antitrsut europea ad alcune banche europee, perché avevano costituito un'intesa per la determinazione dell'Euribor in violazione della concorrenza. La novità espressa dai giudici della Cassazione è che la nullità dei tassi potrebbe essere accertata a prescindere dal coinvolgimento o meno degli istituti bancari, nell'intesa tendente a 'manipolare' il tasso Euribor, in quanto il divieto (ovvero la norma che disciplina le intese restrittive della libertà di concorrenza), deve ritenersi valido per qualunque contratto a valle che costituisca applicazione delle intese illecite concluse a monte. Si tratta di una decisione importante, grazie alla quale potrebbe aprirsi un nuovo fronte per la tutela di tutti i cittadini che, previa valutazione della loro situazione, potrebbero essere interessati e richiedere alle banche la rideterminazione degli interessi effettivamente dovuti". 

La nota si è soffermata su "cifre che, nel caso dei mutui, potrebbero ammontare anche a diverse migliaia di euro. Questa sentenza riporta alla luce una vicenda particolarmente grave e intollerabile, anche perché in quegli anni i tassi sono stati già abbastanza elevati e l'intesa anticoncorrenziale di alcuni istituti bancari, volta a manipolare il mercato, non ha fatto altro che accrescere la sfiducia dei cittadini e dei risparmiatori verso il sistema bancario. Federconsumatori, da sempre impegnata al fianco dei risparmiatori, si sta attivando con i propri esperti per studiare ogni iniziativa anche legale, utile a consentire ai cittadini coinvolti di avanzare la richiesta di rimborso. Per informazioni e assistenza le nostre strutture, presenti su tutto il territorio nazionale, sono a disposizione dei cittadini interessati". Per informazioni e appuntamenti, il numero di Federconsumatori è 0532 7654

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