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Lunedì, 29 Aprile 2024
Urbanistica

Dall'innovazione produttiva alla rigenerazione urbana, approvato il Pug

Il prossimo passo è l'adozione del Piano attraverso il voto in Consiglio comunale

Nel corso della giornata di giovedì 21 marzo, la Giunta comunale ha approvato il Piano urbanistico generale, dopo un lavoro di studio e di ascolto del territorio e delle sue esigenze. Le strategie e le soluzioni contenute nel Pug sono già visibili sul sito web del Comune di Ferrara, in attesa di ulteriori momenti di informazione per i cittadini. Uno strumento che rappresenta la guida allo sviluppo urbanistico della città, riflettendosi anche sulla sfera sociale ed economica quando affronta temi come la casa, lo spazio pubblico, ma anche la cultura, il lavoro, la scuola e la salute. 

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Il Piano segue tre principi fondamentali: la rigenerazione della città con l'individuazione di circa 80 aree dismesse da riprogettare, la riduzione del consumo di suolo eliminando le previsioni di espansione descritte nella strumentazione urbanistica vigente portando il limite a 150 ettari utilizzabili per nuovi insediamenti fino al 2050 e il miglioramento della qualità urbana ed ecologico ambientale di città e frazioni. Il lavoro per la stesura è stato condiviso, attraverso numerosi incontri con i portatori d'interesse del territorio, dagli Ordini professionali alle associazioni economiche e di categoria (Camera di Commercio, Ascom, Confindustria, Confesercenti, Ance Er, Legacoop, Confagricoltura, Cia, Cna) associazioni, fino ai gruppi locali a tutela dell'ambiente, oltre alla Provincia, alla Regione e altri enti del territorio che hanno condiviso con noi oltre 20 incontri tecnici.

Sono cinque le direttrici su cui la strategia ha preso forma. Intanto, la direttrice dell'innovazione produttiva ed energetica lungo il canale Boicelli, le aree del Polo chimico, la Zona logistica semplificata, il polo di produzione energetica di Casaglia e altri insediamenti produttivi (semi)dismessi, che si trovano lungo la fascia Nord-Sud. Spazio, quindi, alla direttrice della rigenerazione urbana lungo il canale Po di Volano: per la riqualificazione di edifici dismessi, nodi intermodali per la navigazione, e spazi pubblici nell'area Est-Ovest, attorno al canale di Burana-Po di Volano, che costituisce la spina centrale della rigenerazione urbana della città esistente. La natura di questo progetto-guida permette il recupero del rapporto con il fiume e il suo collegamento con diverse parti della città. 

La direttrice del Parco Nord della multifunzionalità agraria, dello sport e del tempo libero guarda alla definizione di un parco ibrido che metta in relazione il Parco del vallo delle Mura e gli spazi aperti già attrezzati, alla continuità del paesaggio dal margine sud del centro storico al Po. Un sistema di aree agricole che può essere reso fruibile e attraversabile, con interventi di forestazione e colture sperimentali, innovative e sostenibili con un percorso si protragga in maniera organica fino al centro città. C'è la direttrice della cintura verde del Parco delle Mura. Per il consolidamento del Parco delle Mura quale sistema di luoghi pubblici di qualità, si prevede il suo allargamento trasversale in città, sia all'interno delle mura, che all'esterno, intervenendo sui quartieri, sui complessi edilizi abbandonati e sugli spazi con criticità sociale, attraverso connessioni e interazioni con gli spazi verdi cittadini. E, infine, c'è la direttrice della ricucitura dei margini urbani per un nuovo Parco Sud attraverso un progetto di riqualificazione paesaggistica e riconnessione dei quartieri, che parte dalla costruzione di una pista ciclabile sul tracciato dismesso della ferrovia e del by pass ferroviario.

"Quella che abbiamo disegnato con il nuovo Piano urbanistico generale - ha sottolineato il sindaco Alan Fabbri - è una città che guarda al futuro con maggiore fiducia, che valorizza le proprie risorse, che dà spazio ai progetti nel pieno rispetto dell'ambiente e che, sempre e soprattutto, pensa a garantire e migliorare la qualità della vita dei ferraresi. Nel costruire questo Piano abbiamo lavorato giorno per giorno in forte sinergia con tutti i protagonisti della vita economica, sociale e culturale della città e abbiamo costruito un documento che risponde alla nostra visione di città, ampio e capace di sostenere le importanti sfide che dovremo affrontare nel prossimo futuro. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla stesura di questo importante documento, i tecnici comunali, i cittadini che hanno partecipato con le loro osservazioni e, in particolare, il vicesindaco e assessore all'Urbanistica Nicola Lodi".

Il primo cittadino ha aggiunto che "ora si apre una fase particolarmente importante per la città: una fase di informazione e di confronto con i cittadini e le realtà che attraverso le 282 osservazioni presentate hanno voluto partecipare attivamente alla costruzione della Ferrara dei prossimi anni. Con loro, attraverso momenti dedicati, andremo ad approfondire il contenuto delle osservazioni sulle quali gli organi tecnici hanno dato pareri di non accoglimento, anche parziale. E' un passaggio importante per mantenere fede a uno dei principi fondamentali della nostra Amministrazione: costruire le cose insieme a chi ogni giorno le deve vivere. La parola passa, inoltre, alle forze politiche che dovranno, da protagoniste e in rappresentanza dei cittadini, partecipare all'adozione del Piano attraverso il voto in Consiglio comunale".
 

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