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Imprenditoria

Inflazione e poche imprese, soffre l’industria manifatturiera locale

Secondo l’Osservatorio Mecspe, il nostro territorio ha meno realtà in assoluto

Industria manifatturiera, questa (semi)sconosciuta. Nella classifica regionale, infatti, Ferrara è fanalino di coda. Ma andiamo con ordine. Secondo l’Osservatorio Mecspe sull’industria manifatturiera, il primo quadrimestre del 2023, in Emilia-Romagna, è stato segnato sicuramente dalla difficoltà di reperimento delle risorse umane (per il 55%) e delle materie prime (38%), oltre che dall’aumento dell’inflazione (40%).

Per quanto riguarda l’andamento, invece, per tre quarti delle imprese i fatturati restano stabili o in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e per l’81% il portafoglio ordini è considerato adeguato. Un dato importante se si considera il tessuto produttivo emiliano-romagnolo.

Nel primo trimestre 2023, l’industria manifatturiera nel territorio regionale ha registrato ben 40.574 imprese attive (quarto posto in Italia per numerosità), rappresentando il 10,3% delle aziende totali nella regione. Un numero, quest’ultimo, superiore alla media nazionale (8,9%).

A livello provinciale, però, il nostro territorio non sorride. Come detto, il numero più alto di imprese manifatturiere si registra a Modena (8.520), seguita da Bologna (8.139), Reggio Emilia (6.168), Parma (4.714), Forlì-Cesena (3.417), Ravenna (2.601), Rimini (2.515), Piacenza (2.373) e, fanalino di coda, Ferrara (2.127).

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