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Pesca / Comacchio

Granchio blu, Bonaccini: "Al lavoro con Governo e altre Regioni per ristori urgenti"

Rappresentanti della politica regionale e locale hanno incontrato pescatori e associazioni

Dagli aiuti e i ristori, a una maggiore ricerca per contrastare la proliferazione del granchio blu, senza trascurare interventi strutturali per difendere gli allevamenti. Sono i punti cardine toccati lunedì, nel corso degli incontri che il presidente della Regione Stefano Bonaccini, assieme agli assessori all'Agricoltura e pesca Alessio Mammi, e al Bilancio Paolo Calvano, hanno avuto con i sindaci di Goro e Comacchio, gli operatori del settore e le loro rappresentanze economiche nell'area del Delta.

Bonaccini

"Abbiamo bisogno che si capisca a Roma - ha evidenziato Bonaccini - che questo disastro mette in crisi la vita di migliaia di famiglie e di imprese. E rischia di essere distrutta un'economia che non solo dà da vivere a una comunità, ma che è un'eccellenza italiana ed europea, assieme ad altre produzioni identitarie di questa regione come il prosciutto di Parma o il Parmigiano, solo per fare due esempi".

Il presidente della Regione Emilia-Romagna ha aggiunto che "con il Governo dobbiamo lavorare assieme, per cercare le risposte possibili e i ristori necessari. Oggi è importante essere qui a fianco della comunità e delle imprese. Va messo in cantiere subito un contrasto immediato e robusto, e investimenti anche con i fondi europei, per soluzioni tecniche a favore degli allevamenti. Poi è importantissima la ricerca per contrastare nel breve e medio periodo la proliferazione del granchio. Anche la commercializzazione può dare un aiuto in questo momento, anche se non è certo risolutiva".

I risarcimenti

Per quanto riguarda i risarcimenti, la Regione può intervenire all'interno del primo provvedimento adottato per sostenere le comunità colpite dai fenomeni di grandine e alluvione di luglio. Si tratta di 3 milioni di euro, una parte dei quali possono essere destinati a ristori immediati. Poi, il lavoro comune da avviare con la Conferenza delle Regioni e con il Governo, e con i sindaci interessati.

Le Regioni costiere del Nord Adriatico, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, hanno già inviato al Governo un documento, affinché adotti le misure necessarie per contenere i danni all’ambiente marino e all’economia causati dal granchio blu. Sugli investimenti si possono utilizzare i fondi europei per la pesca (Feampa) che per l'Emilia-Romagna ammontano a 40 milioni di euro, per interventi e soluzioni tecniche di sostegno agli allevamenti, reti e protezioni. Giovedì, il ministro dell'Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, farà un sopralluogo nella zona e incontrerà l'assessore Mammi, gli amministratori e gli operatori economici.

I sindaci di Goro e Comacchio

"La presenza del granchio blu, con i danni gravissimi provocati agli allevamenti di vongole, ha innescato una vera e propria emergenza sia sui piani produttivo ed economico che sociale", è stato il commento unanime degli operatori, della sindaca di Goro Maria Bugnoli e del primo cittadino di Comacchio Pierluigi Negri: "Servono interventi e ristori, anche a seguito della richiesta di emergenza nazionale fatta al Governo, per dare una prospettiva alle famiglie e alle imprese che vivono dell'economia dell'acquacoltura nel Ferrarese".

I numeri del fenomeno

Al momento, le semine di novellame sono andate in gran parte distrutte, ed è a rischio la produzione del 2024. Inoltre, la pesca del granchio blu, per cercare di arginare la sua presenza, nelle ultime 7 settimane è andata a ritmo di 2mila quintali al giorno con costi per la raccolta, il carburante e lo smaltimento che non possono essere affrontati più a lungo dai pescatori. E' emerso che anche la commercializzazione, pur essendo una possibilità, risolve in minima parte il problema e riguarda il 5% del prodotto.

La risoluzione del Pd

Nel frattempo, il Partito Democratico ha presentato una risoluzione, firmata da Marcella Zappaterra e da Marco Fabbri, affinché la Regione chieda al più presto al Governo lo stato di emergenza nazionale per la situazione del granchio blu e la relativa quantificazione dei danni ambientali ed economici subiti dal territorio e dalle imprese coinvolte. I due esponenti del Pd ritengono necessario che l'Unione europea rimoduli i Fondi europei specifici per il settore pesca, per il contrasto al granchio blu, in modo che possano essere liberate risorse in fretta per sostenere le imprese.

Nella risoluzione, inoltre, viene chiesto di "sollecitare il governo ad autorizzare l'utilizzo, in questa fase emergenziale, di tutti gli strumenti di pesca disponibili per raccogliere il granchio blu, di promuovere un'equiparazione dei canoni demaniali delle acque interne destinati a molluschicoltura con quelli del demanio marittimo ove insistono analoghe concessioni, di valutare forme d'intervento finanziario da parte della Regione, quale l’apertura di una linea di credito per le imprese dell'acquacoltura".

Infine, Marcella Zappaterra e Marco Fabbri hanno chiesto all'esecutivo regionale di "promuovere, in collaborazione con le altre Regioni interessate, le Università, gli enti di ricerca e le associazioni di categoria, azioni coordinate di monitoraggio, prevenzione e contrasto della diffusione del granchio blu nel Mar Mediterraneo anche attraverso la sensibilizzazione dei consumatori e la valorizzazione delle potenzialità alimentari di questa specie".

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