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Diritti

Garante delle persone private della libertà personale, c'è il nuovo regolamento

La proposta verrà presentata alla Quarta Commissione consiliare in Consiglio comunale

Nel corso della mattina di martedì 19 dicembre, la Giunta ha deliberato il nuovo regolamento del Garante comunale dei diritti delle persone private della libertà personale. La proposta di delibera verrà quindi presentata alla quarta Commissione consiliare e, successivamente, in Consiglio comunale. Attraverso la delibera, il Comune di Ferrara fa sue le linee di indirizzo promosse dall'Anci e dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà nazionale. Linee volte a sostenere i Garanti nominati dai singoli Comuni e a dare maggiore omogeneità ai loro criteri di nomina e ai loro metodi di lavoro.

"Questo passo - ha spiegato il presidente del Consiglio comunale Lorenzo Poltronieri - è stato un adempimento necessario, vista la sottoscrizione delle linee guida nazionali. Il regolamento si presenta corrispondente a quanto promosso e proposto dalle due realtà referenti. Sarà mia cura muovermi, a partire dai primi giorni del 2024, per attivare la procedura che permetterà al Comune di Ferrara di avvalersi di questa figura professionale". Nei mesi scorsi, le due realtà referenti hanno adottato delle linee guida per fornire uno strumento di orientamento per i Consigli comunali deputati alla nomina dei rispettivi Garanti e per le Amministrazioni incaricate di sostenerne le attività, individuando criteri necessari ad assicurare il giusto equilibrio tra la dimensione istituzionale e l'autonomia dei singoli Garanti.

Un aspetto fondamentale è l'inserimento del Garante nello Statuto dell'Ente designante come figura effettivamente indipendente. Per l'efficacia della loro azione, è sottolineata l'importanza dell'estensione della competenza in tutti i luoghi dove una persona può trovarsi privata della libertà: non solo istituti detentivi o strutture di responsabilità delle forze di polizia, ma anche i luoghi di trattenimento dei migranti irregolari, i servizi psichiatrici ospedalieri e le comunità chiuse, anche di tipo socio-sanitario o assistenziale. Le linee guida, infine, indicano anche requisiti, incompatibilità e procedure per la revoca o la scadenza anticipata del mandato.

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