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Lunedì, 29 Aprile 2024
Giustizia

Uccise la madre con un cuscino, Franzolin assolto perché incapace di intendere e di volere

L'uomo, nel marzo 2021, soffocò l'anziana al termine di una lite poi confessò il tutto

Assoluzione, in quanto incapace di intendere e di volere al momento del fatto. Così è stato deciso nei confronti di Stefano Franzolin, reo di aver ucciso la propria madre (Alberta Paola Sturaro, 75 anni) il 22 marzo 2021. L’uomo l’aveva soffocata a letto con un cuscino, all’interno della casa di via della Ghiara. Secondo quanto poi stabilito, il figlio aveva perso il controllo nel momento in cui l’anziana lo aveva paragonato al padre. Così, la lite iniziata per futili motivi, aveva assunto i contorni della tragedia, con lo stesso assassino che confessò immediatamente il tutto.

Giovedì, come detto, la sentenza di primo grado. Inizialmente, il pubblico ministero Ombretta Volta aveva avanzato una richiesta di condanna pari a 14 anni di carcere. Parallelamente, l’avvocato di parte civile Pier Guido Soprani, aveva chiesto per Sonia e Alessandro (i due fratelli) un risarcimento di 1 milione di euro (500mila euro a testa) e una provvisionale esecutiva da 400mila euro.

Dall’altro lato c’era l’imputato Franzolin, il cui legale Alberto Bova aveva puntato la strategia difensiva sul riconoscimento dell’incapacità di intendere e di volere. Come detto, la sentenza di primo grado della Corte d’assise – presieduta dal giudice Piera Tassoni – ha riconosciuto questa ultima ipotesi. Franzolin, che ha trascorso questo periodo in carcere, rimarrà comunque in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza.

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