rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Agricoltura / Mesola

Nell'ex essiccatoio del tabacco un centro polifunzionale per la formazione di ragazzi con disabilità e agricoltori

L'intervento è finanziato anche dalla Regione Emilia-Romagna con un contributo di 200mila euro

"Uno straordinario esempio di come sia possibile coniugare inclusione sociale, vicinanza alla comunità, formazione di nuove generazioni e capacità di innovare le produzioni per un'agricoltura di grande qualità. Una trasformazione, un legame tra passato e futuro, che fa onore a una cooperativa che opera in un settore fondamentale per l'economia regionale e il made in Italy, grazie a prodotti agricoli unici al mondo". A parlare è il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a Mesola, dove è rinato a nuova vita, alla cooperativa agricola Casa Mesola, nel cuore del Parco Delta Po, un antico ex essiccatoio del tabacco trasformato in un centro polifunzionale, dove sarà possibile l'integrazione sociale, collegata all'agricoltura, per la formazione di ragazzi con disabilità e nuove generazioni di agricoltori.

All'inaugurazione della struttura, insieme al sindaco di Mesola Gianni Michele Padovani, e al presidente Bonaccini, erano presenti Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative, l'arcivescovo di Ferrara e Comacchio Gian Carlo Perego, e Michele Mangolini, presidente di Casa Mesola e di Confcooperative Ferrara. La trasformazione dell'ex essiccatoio, una struttura dei primi del Novecento di oltre 600 metri quadrati, è stata resa possibile grazie a un intervento congiunto da quasi mezzo milione di euro: della Regione nell'ambito della programmazione dei Fondi europei con 200mila euro dal Fesr e dal Gal Delta2000 nell'ambito del Pal Leader 2014-2020, e della cooperativa stessa che ha investito oltre 225 mila euro.

Durante l'iniziativa, il presidente Bonaccini ha ricordato che con la nuova programmazione per lo sviluppo rurale 2023-2027 dei Fondi Ue sono previste risorse per quasi 1 miliardo di euro all'Emilia-Romagna, 132 milioni in più rispetto alla precedente. "Puntiamo ad accompagnare l'agricoltura regionale verso una maggiore sostenibilità e innovazione digitale e tecnologica - ha evidenziato - ma anche a dare un sostegno concreto al settore nel pieno della crisi energetica, con i prezzi di gas e materie prime alle stelle, e con gli effetti combinati del cambiamento climatico e della pandemia negli ultimi due anni, con i quali fare i conti tutti i giorni. Anche per questo, ci muoveremo in maniera complementare e in sinergia con il Pnrr, per realizzare in tempi certi investimenti inediti per portata e impatto. L'Emilia-Romagna che abbiamo in mente ha al centro le persone e le comunità locali e anche le aree interne, il protagonismo dei giovani e delle donne, il lavoro e l'impresa di qualità, la sostenibilità per le future generazioni".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nell'ex essiccatoio del tabacco un centro polifunzionale per la formazione di ragazzi con disabilità e agricoltori

FerraraToday è in caricamento