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Domenica, 28 Aprile 2024
Ambiente / Copparo

Emergenza nutrie, un tavolo tecnico in Prefettura

Le associazioni degli agricoltori hanno evidenziato problemi causati dalla proliferazione del colombaccio e dell'oca selvatica

Gli interventi di eradicazione della nutria in provincia come tema al centro della riunione pomeridiana di giovedì 29 febbraio, in Prefettura. A palazzo Giulio d'Este, alla presenza dei vertici delle associazioni provinciali degli agricoltori e del presidente della Bonifica Pianura di Ferrara, il prefetto Massimo Marchesiello e l'assessore regionale all'Agricoltura Massimo Mammi hanno presieduto un tavolo tecnico per fare il punto della situazione sulle attività per eradicare la specie alloctona considerata infestante, come previsto dal Piano regionale di controllo.

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Presenti all'incontro, anche la comandante della polizia provinciale Roberta Artioli, il dirigente della locale polizia di Stato Sergio Russo, il presidente del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara Stefano Calderoni e i vertici delle segreterie provinciali di Coldiretti, Confagricoltura e Cia. L'appuntamento ha fornito l'occasione per affrontare con approccio pragmatico l'annoso problema dell'emergenza nutrie in un territorio, quello ferrarese, particolarmente favorevole sotto il profilo morfologico per la proliferazione dell'animale, con un reticolo di corsi d'acqua esteso per circa 4.200 chilometri.

L'assessore Mammi, in particolare, ha sottolineato l'attenzione con la quale la Regione Emilia-Romagna sta affrontando questa emergenza, sia per quanto riguarda i danni all'agricoltura che ne derivano sia sotto il profilo della sicurezza idraulica, come lo scavo degli argini. Per questa ragione, solo nel 2024 sono stati stanziati 100mila euro di fondi regionali per attuare il Piano di controllo integrato, che prevede, tra l'altro, l'utilizzo di armi da fuoco per l'abbattimento dell'animale. In tale contesto normativo, la polizia provinciale di Ferrara, aderendo al progetto sperimentale di abbattimento della nutria con la più efficace carabina ad aria compressa calibro 22, nel solo 2023 ha eliminato, con i suoi 350 coadiutori, 44.115 capi, sostanzialmente il 50% del numero complessivo di quelli abbattuti sull'intero territorio regionale. 

Nel riconoscere gli sforzi fin qui compiuti dalla Regione sul fronte del contrasto alla proliferazione della nutria, le associazioni degli agricoltori hanno altresì evidenziato ulteriori problemi per i raccolti causati dalla più recente, abnorme proliferazione di colombaccio e oca selvatica. Al riguardo l'assessore Mammi ha assicurato che tali più recenti problematiche saranno oggetto di doverosi approfondimenti e valutazioni nel rispetto del complesso di norme che regolano la materia. La riunione si è conclusa con l'impegno di tutte le componenti coinvolte a procedere a un attento monitoraggio del fenomeno, attraverso più frequenti momenti di confronto e analisi dei risultati ottenuti rispetto alle indicazioni deò Piano regionale di controllo.

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