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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ambiente

Consumo di suolo, stop a nuovi insediamenti: migliaia di ettari ‘salvati’ a Ferrara

I dati sono stati snocciolati dalla Regione. Bonaccini: “La nostra legge funziona”

L’Emilia-Romagna taglia oltre 15.274 ettari di consumo di suolo sui 21.922 previsti nei Piano regolatori generali e nei Piani strutturali comunali previgenti, decaduti alla fine del 2022: il 70% in meno. Una superficie superiore, per estensione, all’intera città di Rimini. È questo il primo risultato concreto legge regionale 24 del 2017 (Disciplina sulla tutela e l’uso del territorio), a cinque anni dall’entrata in vigore.

Un taglio molto probabilmente destinato a salire visto che alla fine di quest’anno scadrà l’altro periodo transitorio fissato dalla legge, quello per approvare e convenzionare le previsioni insediative per il quale era già stato avviato l’iter: complessivamente 2.724 ettari - tra previsioni avviate (1.629 ettari) e approvate (1.095 ettari) - che potrebbero almeno in parte decadere.

Stop a nuove previsioni insediative in espansione, rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio esistente sia in ambito abitativo che per le aree produttive dismesse: questi i due assi portanti della legge. E, di conseguenza, è bene capire cosa tale legge ha comportato per il territorio di Ferrara.

Prima della legge, gli insediamenti previsti nel territorio ferrarese erano pari a 3.314 ettari: dopo l’entrata in vigore della norma, il dato è sceso (per la verità non di moltissimo) a 2.988 ettari. Le previsioni insediative, invece, parlano di un totale di 4.031 ettari interessati dalla questione lungo tutta la provincia estense: di questi, 3.634 sono decaduti, 299 da convenzionare entro la fine di quest’anno e 97 già convenzionati.

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