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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Caso Arquà, l'opposizione sugli scudi: tutti gli interventi dei consiglieri di minoranza

Da Baraldi (Pd) a Ferraresi (Gruppo Misto) fino a Mantovani (5 Stelle), diverse le idee espresse

Doveva essere una discussione incentrata sull’approvazione della nuova composizione del Consiglio comunale (poi passata con 20 voti favorevoli, nessun contrario e 12 astenuti). E’ stata più che altro una cascata di interventi dei consiglieri dell’opposizione. Quelli della maggioranza, per protesta, si sono collegati da remoto, non presenziando di persona (ad esclusione di Ferrara Nostra). Di seguito, le opinioni espresse da chi è intervenuto - per la minoranza -, in rigoroso ordine cronologico.

Anna Ferraresi (Gruppo Misto)

“Finalmente dopo quasi due mesi si riunisce il Consiglio comunale e torniamo a preoccuparci dei problemi della città. La mancata presenza fisica dei consiglieri di maggioranza è un problema loro e noi siamo stanchi delle loro pagliacciate ma ci tengo a precisare che Lodi, nel suo intervento, ha usato ancora una volta l’aula del Consiglio come quella del tribunale. Ci ha detto che noi lo attacchiamo, ma dimentica di quando lui fece lo stesso con il prefetto Campanaro sulla vicenda del concerto in tempi di lockdown. Si deve vergognare. E politicamente, i consiglieri della maggioranza, sono miserabili”.

Dario Maresca (Ferrara Bene Comune)

“Siamo di fronte ad una vicenda triste che, però, è uno dei regali malsani che la Lega ha fatto alla città vincendo le elezioni. Così ci viene impedito di dedicarci al bene collettivo. Ho dubbi che sia eticamente corretto che la Arquà sia qua? Certo, ma li ho anche per altri consiglieri presenti in aula; peccato che noi non abbiamo la facoltà di decidere secondo i nostri valori morali. Davanti al Consiglio di Stato si applica la sentenza e basta. Non siamo un tribunale morale. In questi mesi abbiamo assistito ad un esempio di bullismo democratico, per cui voi (la maggioranza, ndr) avete avuto la palla e non ci avete fatto giocare. Un’altra bambinata è quella di non presenziare al Consiglio, ma votare comunque”.

Tommaso Mantovani (Movimento 5 Stelle)

“Avrei una gran voglia di mandare a quel paese tutti, a partire dalla Lega che ci ha messo in questa situazione (che costa problemi di discussioni e alleanze politiche). Io mi chiedo quale possa essere il futuro, nel prossimo anno e mezzo, di noi tutti qui insieme. Ce l’ho anche con il pubblico, perché quando si parla del Petrolchimico e di Hera non è mai venuto nessuno. La politica, quindi, si è ridotta ad un tifo calcistico? Arquà è stata colta in flagranza di reato, ha ammesso e io sono giustizialista. Ma cosa facciamo, adesso? Andiamo avanti a minacce e querele? Non mi interessa far cadere la Lega su questo punto, perché la Lega è già a pezzi e cadranno naturalmente. Io accetto il reintegro della consigliera Arquà, ma non esulto”.

Francesco Colaiacovo (Pd)

“La città è in balia delle questioni interne alla Lega e spesso parliamo delle questioni del vicesindaco. Questa mediocrità della classe dirigente del Carroccio inficia l’azione di governo. E’ una città che non è governata. Siamo di fronte ad una paralisi completa, in tutti i settori. La mancata partecipazione in presenza di gran parte della maggioranza all’odierna seduta di Consiglio appare come una azione dimostrativa che oltre a mancare di rispetto all’assemblea cittadina simbolo della democrazia, rappresenta una presa di distanza dal parere del Ministero dell’interno e dalla sentenza del Consiglio di Stato. In tutta questa fragilità, svilire e ridurre al minimo ogni attività consiliare vuol dire privare la città del necessario dibattito democratico sul suo futuro, lasciando alla macchina comunicativa della Giunta il compito di una narrazione avulsa dalla realtà ma che spesso è l’unica esistente”.

Deanna Marescotti (Pd)

“Abbiamo sentito un sermone del sindaco, che ora se ne va. Ma è il suo stile. Abbiamo sentito solo slogan. Per me fino alla sentenza, Arquà rimane una normale collega. Certo che ho un giudizio, ma solo in relazione agli atti. Fabbri è il responsabile di tutto ciò che accade, anche per quello che succede tra i suoi consiglieri. Siamo stati due mesi fermi: l’opposizione non ha fatto proposte? E’ una bugia e lo sappiamo tutti qui dentro. Non sono state nemmeno accettate le nostre proposte. Questo è l’indirizzo di una Giunta che si è scordata di appartenere ad una nazione che è democratica”.

Ilaria Baraldi (Pd)

“Sindaco e vicesindaco gettano fumo negli occhi di chi ascolta. Anche oggi, il consesso è stato tenuto in ostaggio da beghe interne al partito di maggioranza e questo è sfinente. Per due ore abbiamo ascoltato Fabbri e Lodi dire che è colpa del Pd. Ma non è così, è invece colpa della incapacità di un partito (Lega) che non sa scegliere i propri consiglieri e che ha al proprio interno rapporti distorti. Però hanno un’abilità: quella di spostare l’attenzione”.

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