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Lunedì, 29 Aprile 2024
Lutto / San Martino

Dal calcio all'impegno nelle scuole contro la guerra, l'ultimo saluto a Bruno Fratta

Un ricordo del presidente provinciale dell'Anvcg e del San Martino, recentemente scomparso

Il funerale di Bruno Fratta si svolgerà venerdì, alle 15.15, nella chiesa della sua San Martino. Un ricordo della sua figura di uomo di sport, e di persona impegnata nelle scuole a testimoniare l'atrocità della guerra, è giunto da Mirko Rimessi, consigliere della Palestra Ginnastica Ferrara. "Sarà difficile passare davanti al campo da calcio di San Martino - ha raccontato Rimessi - e non cercare con gli occhi Bruno Fratta, 'il presidente', con il cappello in testa e gli occhiali che lo contraddistinguevano, indaffarato a spegnere le luci, cercare i palloni e controllare che tutto fosse in ordine prima di chiudere i cancelli... E' bello ricordarlo così, in quello che è stato il suo mondo e la sua quotidianità per 53 anni. Il presidente del San Martino calcio, domenica mattina 4 giugno se ne è andato, improvvisamente e inaspettatamente".

Rimessi ha aggiunto che "lui conosceva tutti e tutti lo conoscevano. Era un punto di riferimento per chi aveva bisogno, disponibile e sempre pronto allo scherzo. In questi giorni i suoi giocatori ed ex giocatori, i membri dell'Associazione nazionale vittime civili di guerra e quelli che conservano di lui un bel ricordo gli hanno dedicato post sui social e articoli sui giornali per ringraziarlo dei bei momenti che con lui avevano trascorso, e della passione che con il suo operato aveva trasmesso. A lui avrebbe fatto piacere questa manifestazione di affetto, e leggendola avrebbe sicuramente anche scherzato dicendo qualche battuta come era solito fare".

Un ricordo continuato con la riflessione che "Bruno Fratta si era dimostrato più forte delle avversità della vita. Si considerava 'miracolato' e raccontava fiero le traversie che lo avevano colpito nelle varie fasi della sua vita e che, con l'aiuto della fortuna superato, Covid compreso. Il suo impegno continuo non si limitava però al mondo del calcio. Bruno Fratta si era reso testimone e portavoce dell'atrocità della guerra che aveva vissuto sulla propria pelle, quel giorno del 19 aprile 1945 nel quale, durante l'operazione dello 'spezzonamento' di San Martino, una scheggia lo ferì per sempre, lasciandolo orfano e invalido di guerra. Proprio per questo, in questi anni aveva deciso di recarsi nelle scuole per parlare ai giovani e portare la sua testimonianza, raccontando la sua storia agli studenti in modo che capissero le atrocità e le conseguenze della guerra, ma soprattutto insegnando loro il perdono. Nelle sue testimonianze ha sempre ricordato ai giovani che odiare non porta a nulla se non ad altre guerre".

Rimessi ha concluso il suo ricordo di Fratta, "iscritto alla Associazione nazionale vittime civili di guerra, dal 28 febbraio 1946 quale invalido, dopo essere stato consigliere della sezione di Ferrara, negli anni Novanta diventa dirigente dell'Associazione, fino a maggio 2012 quando venne eletto presidente provinciale dell'Anvcg, sezione di Ferrara, riconfermato poi nel 2017 e nel 2021. Con lui scompare un testimone prezioso di un pezzo di storia e un'istituzione per il paese. Con il suo impegno aveva ottenuto una posizione lavorativa dignitosa che dal 1960 fino alla pensione lo aveva visto operare presso l'Ispettorato del lavoro, permettendogli di ottenere il titolo di 'Cavaliere del lavoro', sempre circondato dall'amore della sua famiglia che lo ha onorato tutta la vita. A San Martino mancherà la sua figura 'combattiva' e il suo sorriso sincero. Chi raccoglierà il testimone delle sue passioni, lo faccia onorando la sua memoria e portando avanti i suoi principi come merita".

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