Assegnazione case popolari, Saletti: "Modifiche da rivedere e migliorare"

"Siamo basiti dalla scelta adottata dalla Regione. Qualora il regolamento venisse ratificato dall'Assemblea legislativa così come è stato approvato dalla Giunta, andrebbe a penalizzare le famiglie del territorio che, nel corso delle generazioni, con fatica e sudore hanno costruito e reso forte il tessuto sociale e produttivo locale".

Anche il sindaco di Bondeno Simone Saletti è intervenuto sul tema del regolamento delle assegnazioni delle case popolari, approvati dalla Giunta regionale e in attesa di approdare in Assemblea legislativa. Al centro della questione politica, le modifiche al regolamento sull'assegnazione degli alloggi che interessano principalmente i requisiti della residenza e dell'attività lavorativa da almeno tre anni in Emilia-Romagna. 

Il sindaco Saletti ha commentato che "tali requisiti, qualora il regolamento diventi a tutti gli effetti operativo, non potranno più essere utilizzati dai Comuni per attribuire punteggi aggiuntivi nelle graduatorie. Con Alan Fabbri prima e con Fabio Bergamini poi, fra il 2012 e il 2016 a Bondeno siamo stati pionieri di una politica che desse i giusti riconoscimenti a chi per molti anni o addirittura per tutta la vita ha abitato o lavorato sul nostro territorio, pur naturalmente senza svantaggiare nessun individuo o famiglia in difficoltà".

Il primo cittadino di Bondeno ha aggiunto che "nel 2012 abbiamo infatti approvato in Consiglio comunale un regolamento che attribuisse ai richiedenti l'alloggio popolare un valore di 0,2 punti per ogni anno di residenza sul territorio comunale. Nel 2016 abbiamo poi portato questo valore a 0,4 punti, adottando provvedimenti che hanno fatto scuola nelle zone limitrofe e in generale nei Comuni bipartisan di tutta la Regione. Perciò, auspichiamo vivamente che durante l'iter in Assemblea legislativa tali modifiche introdotte dalla Giunta regionale possano essere rivedute e migliorate, con lo scopo di non penalizzare gli emiliano-romagnoli in difficoltà".