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Letteratura / Centro Storico / Via delle Scienze, 17

'Anatomie della mente', le vicende biografiche di Arthur Miller e la sua opera più famosa in biblioteca Ariostea

Il ciclo di conferenze dedicato alla psicologia propone una lettura scenica tratta da 'Morte di un commesso viaggiatore'

Le vicende della vita dello scrittore Arthur Miller, insieme a una lettura scenica interpretativa di alcuni passi salienti della sua opera 'Morte di un commesso viaggiatore', saranno al centro del terzo appuntamento del ciclo di 'Anatomie della mente - Conferenze dei giovedì di psicologia'. L'iniziativa, giunta quest'anno alla sua sedicesima edizione, è in programma giovedì alle 17 nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea, in via Scienze 17.

All'evento parteciperanno alcuni attori della Compagnia di prosa 'Arte e Salute' di Bologna, diretta dal regista Nanni Garella, che si è cimentata negli anni nella messa in scena di numerosi spettacoli con testi classici e contemporanei rappresentati su tutto il territorio nazionale e in tournée e festival teatrali europei e internazionali, ottenendo prestigiosi riconoscimenti come il Premio Ubu (2004) e il Premio Anima – Sezione teatro (2013), e sperimentando un modello operativo inconsueto e innovativo in una realtà artistica nata nell'ambito del disagio e dell'esclusione sociale.

L'iniziativa, a cura del docente Stefano Caracciolo, ordinario di Psicologia clinica dell'Università di Ferrara, è realizzata in collaborazione con la Sezione di Neurologia, Psichiatria e Psicologia clinica della Facoltà di Medicina, Farmacia e Prevenzione di Unife e la biblioteca Ariostea.

"Quando vedi comparire Willy Loman, il commesso viaggiatore, anziano, stanco e sbuffante con le sue pesanti valigie di campionario - ha anticipato il docente Caracciolo - hai già capito che ha imboccato una strada senza ritorno. Quello che non sai ancora, ma che ogni volta rivivi come fosse la prima volta, è come, quando e perché la fine arriverà. Il suicidio compare praticamente in tutti i drammi di Arthur Miller, a volte messo in scena, altre volte dietro le quinte, altre ancora minacciato, altre travestito sotto un'altra modalità di tragica scomparsa: si tratta di un suicidio 'eroico' in cui la morte del protagonista significa salvezza di altri. Nel caso di Willy Loman, il commesso viaggiatore, il Sé grandioso artificialmente costruito per tutta una vita, basato sui successi lavorativi e sulla immaginata realizzazione narcisistica attraverso i figli, si incrina sotto i colpi della realtà esterna, non più eludibili con l'autoinganno, mostrando il crudo panorama di una vecchiaia insoddisfacente e fallimentare. Così si arriva al crollo finale che però mantiene uno spiraglio di autorealizzazione, nel trasferire ai figli un'eredità legata alla cospicua cifra della polizza di assicurazione, all'insegna dell'American dream che sembra comunque trionfare". 

Il docente ha posto l'interrogativo: "Ma perché nelle opere di Arthur Miller ricorre il tema del disonore, della colpa, della rovina che spesso culmina nella morte, quasi sempre del padre? Per ipotizzare alcune radici della genesi di questo elemento drammatico e narrativo bisognerà riesplorare la vita del drammaturgo, ripercorrere le vicende della sua famiglia, al momento della sua nascita ricca e prospera protagonista della vita newyorchese degli anni '20 del secolo scorso e in seguito, dopo il terribile crollo di Wall Street del 1929, ridotta in bancarotta e costretta ai lavori più umili. Sarà necessario prendere in esame la faticosa crescita e la formazione scolastica del piccolo Arty, che studiò fino all'Università mantenendosi con lavori umili, mentre al fratello maggiore tale carriera fu preclusa. Si dovrà valutare la sua vita fatta di stenti prima e poi di sacrifici, per lunghi anni di apprendistato letterario e teatrale, il suo primo matrimonio e poi, con il successo nei teatri statunitensi ed europei, finalmente una vita agiata, e infine la celebrità e l'inserimento nel jet set fino al suo secondo matrimonio, nel 1956, con Marilyn Monroe e il suo tragico epilogo con la morte di lei". L'iniziativa è ad accesso libero.

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