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Lunedì, 29 Aprile 2024
Ambiente

Alberi monumentali, dalla Regione un progetto di legge per la loro tutela

Per quanto riguarda il territorio ferrarese, gli esemplari presenti sono 20

La Regione rafforza la tutela degli alberi monumentali dell'Emilia-Romagna, attraverso un progetto di legge approvato nell'ultima seduta dalla Giunta, in linea con la disciplina nazionale. Tra le novità del testo, che ribadisce l'intangibilità di questi esemplari, c'è l'istituzione di un elenco regionale, di una banca-dati georeferenziata, di una Zona di protezione dell'albero di almeno 10 metri di raggio, l'obbligo di recepimento dei vincoli di tutela negli strumenti urbanistici dei Comuni e nei regolamenti degli Enti parco, il rafforzamento delle attività di comunicazione e di informazione.

Per quanto riguarda la ripartizione per provincia, gli esemplari presenti nel Ferrarese sono 20. A Bologna il numero di alberi monumentali è 162, a Piacenza 37, a Parma 32, a Reggio Emilia 90, a Modena 108. In provincia di Forlì-Cesena sono 51, in quella di Ravenna 61, mentre nel Riminese sono rispettivamente 36. Numerose le specie rappresentate: platani, pioppi, faggi, gelsi, cedri, cipressi, castagni, tigli, aceri, olmi. E ancora: pini, ippocastani, frassini e tassi. Su tutti svettano però le querce con 360 esemplari complessivi. Per segnalare un albero monumentale è presente una sezione nel sito web della Regione Emilia-Romagna.

Il testo del progetto di legge porta in capo alla Regione la gestione di questi alberi, compresa l'autorizzazione degli interventi che dovessero essere necessari a tutela della pubblica incolumità, e stanzia un plafond di risorse di quasi 600mila euro per il triennio 2023-2025. Finanziamenti che serviranno a sostenere, attraverso appositi bandi, gli interventi di cura sia da parte di enti pubblici che di privati cittadini. Con il nuovo progetto vengono per la prima volta individuati e tutelati i boschi vetusti, quei boschi, cioè, che da almeno 40 anni non sono stati oggetto dell'intervento umano e che per questo presentano caratteristiche naturalistiche e di biodiversità di particolare valore.

"Nel 1977 - ha sottolineato Barbara Lori, assessora regionale a Parchi e forestazione - la Regione Emilia-Romagna è stata pioniera nella protezione degli alberi monumentali. Oggi confermiamo e rafforziamo la nostra attenzione per questi esemplari che rappresentano un vero e proprio bene comune di grande interesse sul piano ambientale, paesaggistico e storico. Vogliamo dare continuità e regolarità all’attività di gestione, in linea con le più avanzate conoscenze dell'arboricoltura, una disciplina che in questi anni ha fatto passi da gigante. E vogliamo valorizzare questi esemplari sul piano comunicativo, consapevoli che possono rappresentare anche un importante traino turistico per i territori appenninici. Non meno importante la scelta di definire i criteri per individuare e tutelare sia gli alberi monumentali che i boschi vetusti, anche questi una preziosa risorsa sul piano della biodiversità per l'intera comunità regionale".

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