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Sanità

Ail Ferrara dona un ecografo alle Pediatrie dell'ospedale di Cona

Lo strumento servirà soprattutto per valutazioni cardiologiche dei piccoli pazienti con problemi oncoematologici

I reparti pediatrici dell'ospedale 'Sant'Anna' di Cona, e in particolare l'Oncoematologia, si sono dotati di un ecografo 'Philips Affiniti'. Il prezioso strumento è arrivato in virtù di una donazione da parte dell'Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma. Uno dei migliori mezzi disponibili in commercio per la valutazione della funzione cardiaca, del valore di 52mila euro. L'apparecchio permette di effettuare valutazioni dei pazienti pediatrici con patologie oncoematologiche e viene utilizzato dal dottore Francesco Binetti, pediatra esperto di Cardiologia pediatrica. "Voglio ringraziare – ha evidenziato la direttrice amministrativa del 'Sant'Anna' Marinella Girotti - per questa bellissima iniziativa, frutto dell'impegno di Ail messo in campo attraverso il lavoro dei volontari e dei sostenitori. La dimostrazione dell'attaccamento della nostra Azienda a questa Associazione è rappresentata dalla convenzionale triennale che ci lega profondamente. Siamo certi che i vostri sforzi verranno apprezzati sotto ogni punto di vista".

Il dottore Claudio Vella, di recente nominato direttore del dipartimento Materno infantile con i due rami principali dell'area pediatrica e quella ginecologica ostetrica ha dichiarato che "stanno prendendo vita nuovi percorsi, e questa strumentazione ad altissima tecnologia si inserisce perfettamente in un quadro di azioni atte a migliorare sempre di più l'assistenza verso nostri pazienti". Cristina Coletti, assessora comunale alle Politiche sociali, ha aggiunto che "quello di Ferrara è un territorio estremamente generoso, e lo dimostrano azioni concrete come quella portata avanti con trasparenza da Ail Ferrara Odv. I volontari sono instancabili e sempre pronti a prestarsi per portare avanti iniziative che hanno lo scopo di arrivare a donazioni come questa e non solo". Ail, dal 2007, sostiene il Day Hospital di Oncoematologia pediatrica, finanziando la ricerca per la cura delle malattie ematologiche in età pediatrica, e offrendo aiuti concreti ai pazienti. In particolare trasporti casa-ospedale, supporto psicologico, aiuti economici alle famiglie in difficoltà, strumenti medicali necessari per il Dh-

"Questa importante donazione - ha illustrato Gian Marco Duo, presidente di Ail Ferrara Odv - è frutto del grande impegno e generosità dei tantissimi volontari e sostenitori che quotidianamente dedicano tempo, energie e risorse a favore dell’Associazione. Tutto ciò che viene realizzato a favore della ricerca lo si deve a privati cittadini, associazioni, comitati, gruppi teatrali, sportivi, Pro Loco, Amministrazioni comunali, forze dell’ordine. Persone, enti e istituzioni che non ci fanno mai sentire soli in questa nostra sfida: rendere le leucemie, linfomi e mieloma malattie sempre più curabili. Alla luce di tutto ciò è fondamentale fare rete con le varie realtà territoriali, perché attraverso la collaborazione e il grande senso di comunità si raggiungono importanti traguardi. Ringrazio sentitamente tutti quelli che, a diverso titolo, collaborano per rendere possibile tutto questo e ci sostengono per affrontare altre sfide e rendere sempre meno faticoso il spesso lungo e sofferto percorso di malattia, oltre che donare sempre nuove speranze a chi combatte contro malattie ematologiche".

L'Associazione ha siglato una convenzione di durata triennale con l'Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara, al fine di garantire servizi gratuiti agli ammalati, fondamentali per il loro percorso di cura, e di sostenere l'Ematologia e il Dh di Oncoematologia pediatrica. Ail si avvale della collaborazione di 3 psicologhe in regime di libera professione al fine di supportare gli ammalati ematologici in regime di ricovero in Ematologia, il Dh oncoematologico, il Dh oncoematologico pediatrico e anche sul territorio, grazie a un progetto nato all'interno della rete delle cure palliative in collaborazione con l'Ausl.

"Nei bambini con patologia oncologica – ha spiegato la docente Agnese Suppiej, direttrice dell'Unità operativa di Pediatria dell'ospedale di Cona - molta attenzione deve essere dedicata alla funzionalità cardiaca. Un cuore in forma permette di effettuare la chemioterapia endovenosa con maggiore serenità, di far circolare i fluidi con alta velocità e ingenti volumi e di sostenere le funzioni vitali anche in situazioni gravi e debilitate dalla malattia e dai farmaci. Benché nei protocolli terapeutici pediatrici si evitino dosi cardio tossiche, la funzionalità cardiaca va attentamente monitorata con tempistiche mirate. Tutto questo è possibile attraverso l'ecografia cardiaca, una indagine non dolorosa né pericolosa che in breve tempo (15-20 minuti) consente di ottenere informazioni sulla capacità contrattile del cuore, sulla morfologia delle sue valvole e sul flusso del sangue nelle sue cavità. Inoltre, spesso, i bambini con patologie oncologiche presentano uno stato immunitario compromesso e sono più soggetti a infezioni. L'ecografo permette di valutare, anche in Pronto soccorso e reparto, i bambini che, a causa di infezioni in corso, possono più facilmente sviluppare una compromissione cardiocircolatoria. Questo strumento pertanto un ruolo importante nell'iter diagnostico-terapeutico di tutti i bambini oncologici, nonché di tutti i pazienti accolti presso il reparto di Pediatria che abbiano bisogno di una ecografia cardiaca, ma anche toracica, addominale, linfonodale".

La docente Suppiej ha proseguito che "a ogni nuova diagnosi di malattia neoplastica in bambini e adolescenti i cuori si stringono attorno a loro e alle loro famiglie. Il cuore è il primo organo che piange la nuova situazione ma che poi dà la forza a tutto il nucleo familiare di affrontare con coraggio la malattia. I bambini e i ragazzi possono giovarsi di una diagnostica celere, affidabile e che non li costringa a migrare verso altri luoghi di cura ogniqualvolta ci sia il dubbio di una malattia che coinvolga anche il loro cuore. Il progetto 'Piccoli cuori', all'interno del quale si inserisce l'acquisto della nuova strumentazione, nasce dall'impegno congiunto di ospedale e associazioni e sarà di fondamentale aiuto anche al lavoro della dottoressa Simona Rinieri, pediatra esperta e referente dell'Oncoematologia pediatrica che, insieme ai collaboratori e all'equipe infermieristica, è impegnata in prima linea nella cura di questi bambini".

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