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Ferrara Buskers Festival / Centro Storico

Oltre 1.000 ore di musica, 23 nazionalità: cala il sipario sul Buskers Festival

L'appuntamento è al 2024. Intanto, a ottobre, alcuni artisti si esibiranno in Corea del Sud

Una partecipata edizione del Ferrara Buskers Festival ha chiuso i battenti, dando appuntamento al pubblico al 2024, dal 21 al 25 agosto. Cinque giorni intensi di spettacoli e musica, con una significativa presenza di spettatori stranieri, tra i principali Paesi di provenienza Francia, Regno Unito e Germania. Milano, Lecce, Roma, Bologna e Torino sono state le principali province italiane coperte in questa edizione. 

Un pubblico eterogeneo per una rassegna che ha attratto spettatori di età diverse, i quali hanno avuto l'opportunità di assistere alle performance di 94 formazioni buskers per un totale di 200 artisti internazionali impegnati in 52 spettacoli al giorno, raggiungendo le oltre 1000 ore di musica ed esibizioni artistiche tra strade, piazze e vicoli della città.

Dati che Rebecca Bottoni, presidente dell'Associazione Ferrara Buskers Festival ha commentato così: "Una bellissima emozione girare per le strade, soffermarmi e vedere letteralmente quanta strada abbiamo fatto, proiettandomi allo stesso tempo in quanta ne dovremo fare per continuare a mantenere la promessa di essere un festival unico e autentico. Non sono necessari numeri per capire che la risposta della città, e non solo, a questo evento è ormai sempre più elevata. Il dietro le quinte si fa ogni volta più intenso, ma la partecipazione e l'entusiasmo che vediamo ci confermano ancora una volta che questo festival è prima di tutto il festival dei ferraresi e che per loro e con loro in primis abbiamo il compito di continuare a preservarne qualità, essenza e valore". 

Quest'anno le nazionalità rappresentate dagli artisti sono state in tutto 23, fra cui Australia, Sud Corea, Brasile, Uruguay, Cile, Mongolia e Israele. Un melting pot culturale evidente anche all'interno delle stesse formazioni buskers, composte da persone provenienti da ogni angolo del mondo. Per questo motivo la tradizionale dedica dell'edizione a un Paese specifico è stata sospesa, con la prospettiva futura di studiare e approfondire qualcosa di nuovo e avvicinarsi a contesti culturali lontani. A questo proposito è nata la prima iniziativa di gemellaggio del Ferrara Buskers Festival con la Geumjeong Foundation for Art & Culture della Corea del Sud, volta a diffondere la musica e l'arte coreana fondendola con la modernità. Il prossimo ottobre, infatti, alcuni artisti che si sono esibiti a Ferrara e scelti dalla delegazione coreana, parteciperanno a un evento dedicato a Busan, una delle principali città portuali della Corea del Sud. 

"Il Ferrara Buskers Festival è e continuerà a essere una ricchezza per noi e per la città. Un concentrato di energia incredibile, capace di catturare persone di qualsiasi età. Non posso che essere orgoglioso di quello che continuo a vedere e sentire a ogni edizione, un valore culturale e relazionale inestimabile che mi accompagnerà fino alla prossima edizione", ha dichiarato Stefano Bottoni, ideatore e fondatore della manifestazione.

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