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Lunedì, 29 Aprile 2024
Giornalismo

Lo scenario italiano post elezioni e la guerra fra gli argomenti di 'Internazionale a Ferrara'

Un weekend fitto di di dibattiti, incontri, proiezioni e presentazioni sui temi di attualità

Tre giorni di eventi in compagnia di giornalisti provenienti da tutto il mondo sui grandi macrotemi dell'economia, della politica e della cultura. I numeri dell'edizione 2022 del festival 'Internazionale a Ferrara' indicano 160 ore di programmazione, 200 ospiti da 30 paesi, oltre 110 incontri e 10 workshop. La manifestazione organizzata dall'omonimo settimanale e dal Comune vivacizzerà la città da venerdì e a domenica. 

"Torna Internazionale a Ferrara: anche quest'anno siamo felici di accoglierne il pubblico e gli ospiti, aprendo la città alla riflessione, al dibattito, alla circolazione di idee attorno a temi che riguardano il futuro di tutti. Come sempre, sarà l'occasione per approfondimenti anche e soprattutto relativi ad alcuni dei punti dell'agenda globale. Mi piace sottolineare, in particolare, il merito organizzativo di aver creato, anche quest'anno, un programma specificamente rivolto ai giovanissimi: una occasione per allargare ulteriormente il pubblico, rivolgendosi innanzitutto a chi, dopo di noi, sarà chiamato a costruire il futuro di un mondo che vivrà sempre più sfide epocali e decisive", ha evidenziato il sindaco Alan Fabbri.

La pace è al centro della sedicesima edizione. "In un momento in cui la guerra è scoppiata nel cuore dell'Europa, il nostro auspicio è che si possa cominciare a lavorare per invertire la rotta - evidenzia Chiara Nielsen, vice direttrice di Internazionale e direttrice della manifestazione insieme a Luisa Ciffolilli - ecco perché quest'anno abbiamo voluto che il festival fosse dedicato proprio a riflettere e diffondere culture di pace". La pace è al centro anche nel logo di Anna Keen: questa volta il celebre mondo stilizzato tende il filo di un aquilone dai colori arcobaleno. 

Numerosi gli ospiti in arrivo a Ferrara da ogni parte del mondo: l'Ucraina raccontata, tra gli altri, dal giornalista russo Tikhon Dzyadko, direttore di Dozhd TV channel, l'ultima stazione televisiva indipendente russa, e dalla giornalista ucraina specializzata in scenari di conflitto Nataliya Gumenyuk. Il Brasile delle presidenziali nel racconto della giornalista e sceneggiatrice brasiliana Carol Pires - co-sceneggiatrice del film 'Democrazia al limite' (Netflix 2019) e del podcast 'Retrato Narrado' (Spotify 2020) - e di Ricardo Rao, avvocato, poeta, giornalista e indigenista brasiliano, ex funzionario del Funai, l'agenzia brasiliana per la protezione dei popoli indigeni smantellata da Bolsonaro. Ancora, sostenibilità ed ecologia con George Monbiot, giornalista e scrittore esperto di questioni ambientali, autore di una rubrica sul Guardian e vincitore dell'Orwell Prize per il giornalismo 2022, e con Stefano Liberti, giornalista e autore di diversi libri a proposito di ambiente, industria alimentare e migrazioni.

A 'Internazionale a Ferrara', c'è posto anche per anche un focus sul nostro paese, all'indomani delle elezioni politiche, con lo storico britannico David Broder, i corrispondenti dei giornali stranieri in Italia Eric Jozsef di Libération e Silvia Sciorilli Borrelli del Financial Times e, ancora, gli appuntamenti targati l'Essenziale, il settimanale online sull'attualità italiana di Internazionale: al festival il dibattito sulle questioni urgenti per il Paese - casa, lavoro e reddito - con la sociologa Francesca Coin, i giornalisti Maurizio Franco e Sarah Gainsforth.

Si discuterà anche di diritti civili con protagonisti di primo piano: Jonathan Hiltz, giornalista e autore canadese esperto del tema della legalizzazione della cannabis; Désirée Attard, avvocata e attivista di Malta che si è occupata di depenalizzazione della cannabis, matrimonio egualitario, diritto all'aborto. Ancora, si ascolteranno le voci degli attivisti, come quella del portavoce del Gay Center Pietro Turano, di Unastorta, attivista intersezionale che si occupa dei diritti delle persone con disabilità, dell'attivista transfemminista Isabella Borrelli e della portavoce di Fridays for future Catania Alice Quattrocchi. E poi Stella Nyanzi, accademica, poeta e attivista ugandese, borsista del programma Writers-in-Exile del Pen Zentrum Deutschland in Germania; Selly Thiam, giornalista senegalese-americana, filmmaker e radio producer, autrice del podcast AfroQueer; Barrack Rima, fumettista, regista e artista queer libanese.

Sono dieci, i workshop dedicati a strumenti e competenze chiave per esplorare l'attualità, con un focus sulla narrazione della realtà, sugli strumenti per raccontarla e su come le storie cambiano a seconda del mezzo scelto per rappresentarle. Tornano infine quest'anno gli appuntamenti con 'Mondovisioni', la rassegna di documentari su attualità, diritti umani e informazione curata da CineAgenzia in collaborazione con Internazionale e realizzata grazie al contributo di Coop Alleanza 3.0, e con 'Mondoascolti', la rassegna di audiodocumentari a cura di Jonathan Zenti e in collaborazione con Chora Media.

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