Un 25 aprile di memoria e resistenza: gli appuntamenti per ricordare la Liberazione dal nazifascismo
Anche quest'anno il Comitato per le Celebrazioni del 25 Aprile, composto da Comune, Provincia e Prefettura di Ferrara, insieme ad enti e associazioni del territorio e il coordinamento dell'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, ha elaborato e organizzato una serie di momenti istituzionali per celebrare l’Anniversario della Liberazione.
Accanto a queste sono previste numerose iniziative promosse da singole realtà sociali. Iniziative che approfondiranno il senso e il valore della Liberazione, della Resistenza, dei Martiri per la Libertà, ma anche la centralità di Ferrara come culla del regime fascista già agli albori dello squadrismo che proprio qui diventò squadrismo agrario e permise a Mussolini di arrivare prima in parlamento e poi al governo.
Perché conoscere la propria storia senza fraintesi o revisionismi aiuta a costruire un futuro diverso, ogni giorno.
Venerdì 21
Alle 21 presso il Centro Sociale La Resistenza (via della Resistenza, 34) è in programma l’incontro dal titolo 'Lo squadrismo estense: la centralità di Ferrara dell'ascesa del regime fascista'. Introduce Antonella Guarnieri, storica e vice Presidente ANPI.
Sabato 22
È la giornata dedicata al 78° Anniversario degli Eccidi di Porotto. Alle 15.30 si tiene l’omaggio al Cippo di Via Tagliaferri con una breve introduzione storica a cura del Comitato per la Memoria dei X Martiri di Porotto. Da qui la formazione del corteo per il Cippo di Via Ladino dove alle 16 è previsto l’omaggio e una introduzione storica a cura dello stesso Comitato.
A seguire gli interventi dell’assessora del Comuna di Ferrara Angela Travagli, di un rappresentante del Comune di Galliera, di Paola Boldrini, già Senatrice della Repubblica e 'I dialoghi tra passato e presente' a cura degli studenti delle scuole di Porotto e Galliera.
Ci si sposterà poi al Cippo di Fondoreno, in Via Civetta 3, dove alle 17 è in programma l’esibizione del Coro delle Mondine di Porporana.
Lunedì 24
Alle 11 davanti al Duomo arriva la Colonna della Libertà: rievocazione storica che ripercorre l'ingresso in città avvenuto proprio il 24 aprile del 1945 da parte delle truppe britanniche con la presenza della Pipe Band di cornamusieri che si esibiranno in testa al corteo d'entrata. Una iniziativa a cura del Museo della Seconda Guerra Mondiale del fiume Po di Felonica e del Museo di Scarperia.
Alle 18, presso il Campo Sportivo di Porotto (Via B. Petrucci, 85) c’è la presentazione del libro di Emanuele Fiano 'Il profumo di mio padre. L'ereditò di un figlio della Shoah'. Dialogano con l'autore la storica Antonella Guarnieri e la docente Silvana Maria Baroni.
Martedì 25
Si inizia alle 10 con l’alzabandiera con onori militari, la deposizione di corone d'alloro al Sacrario dei Caduti per la Libertà alla Torre della Vittoria.
A seguire in Piazza Cattedrale (in caso di maltempo la manifestazione si terrà presso la Galleria Matteotti) la Cerimonia ufficiale con gli interventi dei rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti, delle Associazioni combattentistiche e d'Arma, dell’Anpi e del Presidente della Provincia di Ferrara. Alle 11, l’Arcivescovo Gian Carlo Perego celebra la funzione religiosa nella Chiesa di Santo Stefano.
Nel pomeriggio, alle 16.15 in Piazza Municipale ecco il Concerto a cura dell'Associazione Banda Filarmonica Comunale 'Ludovico Ariosto' (in caso di maltempo la manifestazione si terrà presso il Laboratorio Aperto - ex Teatro Verdi).
Alle 18 invece presso l’Istituto di Storia Contemporanea (Vicolo S. Spirito,11), proiezione del documentario di Carlo Magri 'Ferrara, aprile 1945 , dal Reno al Po'. Percorso di materiali filmati dagli operatori al seguito delle Truppe Alleate che dal Reno arrivarono al Po.
Per tutta la giornata, dalle 10 alle 19, presso il Muretto di Castello Estense viene esposta la mostra con le sagome e le storie personali dei Martiri per la Libertà uccisi dai fascisti nell’eccidio del Castello, a cura dell'Istituto di Storia Contemporanea.
Siamo tutti/e antifascisti/e
Fuori dai circuiti istituzionali, sempre il 25 aprile, ecco invece gli appuntamenti delle realtà sociali. L'appuntamento più atteso è sicuramente quello al Centro Sociale La Resistenza. Dalle 12 previsto l’immancabile pranzo sociale (veg e non veg), poi fino alle 22 bar, proiezioni, mostre, dibattiti, dj set e tanta musica live. Questa la line up: Coro delle Mondine di Porporana, Beat Boat Combo, Afreak, Spacca il Silenzio! e Good Night Irene.
Si articola in tre momenti invece l’iniziativa organizzata da Anpi, Arci, Fiab, Comitato X Martiri, Istituto Gramsci, Cgil e Udi. Alle 16 dalla Torre della Vittoria parte la pedalata a tappe in città dal titolo 'Per non dimenticare', un percorso con letture tra i luoghi che a Ferrara furono teatro delle più gravi violenze dello squadrismo agrario. Arrivo al Parco Urbano previsto per le 18 con conclusioni storiche su Ferrara ai tempi dello squadrismo agrario a cura di Antonella Guarnieri. Dalle 18.30 aperitivo musicale militante nella cornice del festival Vulandra.
Mercoledì 26
Alle 17, presso Istituto di Storia Contemporanea (vicolo S. Spirito, 11), Andrea Baravelli presenta il suo ultimo libro 'Le forme del nero: nascita e affermazione del fascismo in Emilia-Romagna'.
Venerdì 28
Sempre presso l’Istituto di Storia Contemporanea, ma alle 21, serata dal titolo 'Il difficile dopoguerra' con proiezione del film 'La ragazza di Bube', regia di Luigi Comencini. Interventi di Vito Contento e Anna Quarzi.
Sabato 29
Camminata 'Dallo squadrismo delle origini a quello della RSI', un percorso attraverso i luoghi della violenza 1920-1922 1943-1945. Ritrovo alle 16 presso il Muretto del Castello, lapide eccidio 15 novembre 1943.
Per le scuole
Dal 20 aprile al 10 maggio per le classi delle scuole primarie e secondarie di 1° e 2° grado è possibile contattare l'Istituto di Storia Contemporanea per partecipare al progetto 'I luoghi della memoria 1943/1945. Percorsi guidati ai luoghi più significativi della città e della Provincia'. Informazioni e prenotazioni allo 0532 207343.
E per concludere...
Dalle belle città date al nemico
fuggimmo un dì su per l’aride montagne
cercando libertà fra rupe e rupe
contro la schiavitù del suol tradito.
Lasciammo case scuole ed officine
mutammo in caserme le vecchie cascine
armammo le mani di bombe e mitraglia
temprammo i muscoli ed i cuori in battaglia.
Siamo i ribelli della montagna
viviam di stenti e di patimenti
ma quella fede che ci accompagna
sarà la legge dell’avvenir.
(Dalle belle città o I ribelli della montagna, testo di Emilio Casalini Cini e musica di Angelo Rossi Lanfranco)