'Achille Funi e i futuristi', se ne parla in un incontro con Danka Giacon
Giovedì alle 17, presso la Sala Rossetti di Palazzo dei Diamanti, è in programma l’incontro dal titolo 'Achille Funi e i futuristi', un focus sui rapporti dell’artista con gli altri esponenti del movimento. Ospite la conservatrice del Castello Sforzesco, Danka Giacon, a lungo anche conservatrice del Museo del Novecento di Milano.
Nel 1909 un gruppo di giovani artisti, guidati da Filippo Tommaso Marinetti, si riunisce con il desiderio di celebrare le innovazioni scientifiche e sociali del momento, ricorrendo a un’arte che rompa con la tradizione e con l’Accademia.
Ben presto il progetto coinvolgerà altre discipline artistiche, come il cinema, la musica, la letteratura, la moda. Alla base dell’estetica futurista c’è un acceso desiderio di rinnovamento, che affonda le sue radici nei temi della velocità e del progresso.
Achille Funi abbraccia il movimento nel 1911. La sua adesione, rispetto ad altri celebri esponenti, è però stemperata secondo una personale chiave interpretativa che distorce e stira le forme senza annullare le masse, i contorni e i volumi, e che trova un essenziale riferimento nella ricerca artistica di Paul Cézanne.
L’evento di giovedì si inserisce nel ciclo di appuntamenti per conoscere la mostra 'Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito', visitabile fino al 25 febbraio. L’incontro, a cura della Fondazione Ferrara Arte e del Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.