Valerio Nicolosi presenta il libro 'Il gioco sporco', la geopolitica sulla pelle dei migranti
Mercoledì alle 18, presso la libreria Libraccio, Valerio Nicolosi (nella foto di Pietro Baroni) presenta il libro 'Il gioco sporco. L’uso dei migranti come arma impropria'. Dialoga con l'autore Daniele Lugli, interviene Francesca di Vece del gruppo Emergency di Ferrara.
“Devi stare dove bisogna stare. Così mi ha detto un’amica poche ore dopo aver perso suo padre mentre lei era in mezzo al mare a salvare le vite delle persone migranti. Dove bisogna stare, perché c’è sempre un luogo dove una crisi umanitaria si sta consumando, dove le violazioni dei diritti umani sono costanti. La mia amica si chiama Cecilia Strada, suo padre si chiamava Gino e ci ha mostrato l’importanza di stare dove bisogna stare”.
Valerio Nicolosi, giornalista, regista e reporter, dove stare, l’ha deciso da tempo. Dalle coste dell’isola di Lesbo a Trieste, da Mariupol a Cracovia, dalla Turchia alla Libia, dai Balcani alla Bielorussia, le vite di persone disperate - pronte a rischiare tutto pur di avere anche solo l’occasione di un futuro decente - vengono usate ogni giorno come mezzo di pressione geopolitica o di vero e proprio attacco non convenzionale.
Così, chi scappa dall’inferno finisce per ritrovarsi in Paesi con situazioni politiche e sociali delicate, dove l’odio xenofobo esplode in vere e proprie battute di caccia al migrante. Attraverso le sue foto e il suo racconto sul campo, Nicolosi denuncia le violenze dei regimi autoritari, le ipocrisie di governi conniventi e apre uno squarcio sui limiti dell’Occidente e sull’uso dei migranti come arma impropria delle guerre.
Valerio Nicolosi è nato a Roma nel 1984. Giornalista, regista e fotografo, si occupa di tematiche sociali, rotte migratorie e Medio Oriente. Ha pubblicato '(R)esistenze', 'Mediterraneo' (con Caterina Bonvicini) oltre ad alcuni podcast come 'Distress - Soccorso in mare', 'Voci da Kiev sotto assedio' e 'La rotta balcanica', quest'ultimo tratto proprio dal libro 'Il gioco sporco'.