'Storie d’Opera, la lirica raccontata nei libri': con Giuliano Danieli un incontro sulla musica nel mecenatismo di Ippolito II d’Este
Martedì alle 17 è in programma il secondo appuntamento al Ridotto del Teatro Comunale Claudio Abbado con il ciclo 'Storie d’Opera, la musica raccontata nei libri'. Ad essere presentato questa volta non è un libro dedicato all’opera, ma alla musica rinascimentale per la quale fu mecenate e protagonista il cardinale Ippolito II d’Este (1509-1572), figlio del duca Alfonso e di Lucrezia Borgia, signori di Ferrara.
Il libro, edito dalla Lim (Libreria Musicale Italiana) è stato scritto da Giuliano Danieli, docente di storia della musica all’Università La Sapienza di Roma. Danieli ha conseguito la laurea magistrale in musicologia proprio alla Sapienza e al King’s College di Londra, ed è attualmente impegnato in un dottorato di ricerca presso lo stesso College londinese, oltre che docente alla Sapienza.
Il volume tratteggia e approfondisce la figura di Ippolito II, figura di spicco della curia romana durante il suo cardinalato, retto dal 1539 alla morte avvenuta nel 1572: quegli anni furono funestati dalle contese belliche fra Francia e Spagna, dalle manovre di rinnovamento della Chiesa romana, dallo spettro della devoluzione di Ferrara e dalle guerre di religione in Francia.
Il libro, alla presenza del professor Danieli, sarà commentato da Athos Tromboni. Le letture sono affidate ad Ambretta Balboni e Susanna Benini del Gruppo Gad di Lettura Espressiva.
'Storie d’Opera, la lirica raccontata nei libri' è un progetto del Teatro Comunale in collaborazione con Athos Tromboni e UNCALM, ed è realizzato grazie al contributo concesso alla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura.
I prossimi incontri, sempre a ingresso libero e alle 17, sono il 17 gennaio con Nadia Stancioff per 'Maria. Ritratto della Callas', il 14 febbraio ospite è Federico Maria Sardelli con 'L’affare Vivaldi', infine il 14 marzo c’è Leone Magiera con 'L’opera secondo me'.