'Parla l’ultimo democristiano', Casini presenta il suo libro al Ridotto con Fabbri e Franceschini
Giovedì alle 17.30 presso il Ridotto del Teatro Comunale il senatore Pier Ferdinando Casini presenta il suo libro dal titolo 'C’era una volta la politica. Parla l’ultimo democristiano'. Dialogano con l’autore Alan Fabbri e Dario Franceschini, modera l’incontro Agnese Pini.
Pier Ferdinando Casini è la memoria storica di questi ultimi quarant'anni di politica italiana. Ha attraversato la Prima e la Seconda Repubblica: dal suo emozionante esordio in Parlamento, al rapporto con le personalità più importanti della Democrazia Cristiana, passando per Tangentopoli, i governi di centro-destra, la presidenza della Camera, il passaggio inatteso al centro-sinistra e la sfida con Vittorio Sgarbi alle ultime elezioni politiche. Oggi è senatore decano della Repubblica.
Poco più di un anno fa, prima della rielezione di Sergio Mattarella, ha visto sfumare la possibilità di salire al Quirinale, ma chissà che fra qualche anno non possa essere il momento giusto date le mutate condizioni politiche da allora. E proprio a quel passaggio è dedicato un passaggio del libro.
“Ci sono momenti in cui tutto torna: i mille pezzi del puzzle vanno al loro posto e la visione si apre nitida davanti a noi. Come il sereno che arriva dopo un temporale. Il 29 gennaio del 2022, entrando nell'aula di Montecitorio per votare il bis di Sergio Mattarella e poi assistere alla sua proclamazione, ho ricevuto un applauso caldo e inaspettato. Quell'accoglienza calorosa è stata come il pezzo mancante di un puzzle che completa il quadro, regala l'immagine finale, la soddisfazione di aver compiuto il proprio dovere fino in fondo”.
'C’era una volta la politica. Parla l’ultimo democristiano' è un testo che sa ricostruire i momenti salienti di un'esistenza nei palazzi del potere. E poi c'è Bologna dove tutto comincia, la sua famiglia di origine, i suoi figli, i maestri della Dc e il mondo cattolico, il rapporto con i presidenti del Consiglio che si sono succeduti, la sua passione per la politica estera.
Tra aneddoti, ricordi, riflessioni e speranze, la storia italiana passa attraverso il filo della memoria di uno dei suoi più inscalfibili protagonisti che, per la prima volta, ha deciso di raccontarsi e raccontare.