'Il sabotatore', la mostra fotografica di Giorgia Bellotti ispirata a Magritte alla Art Gallery Annunziata
Fino a domenica 28 aprile, la galleria d’arte dell’Hotel Annunziata ospita la mostra fotografica di Giorgia Bellotti, aka Giorgibel, autrice bolognese che espone il suo progetto 'Il sabotatore' ispirato all’arte surrealista di René Magritte. L’inaugurazione, alla presenza dell’artista, è prevista per sabato 9 marzo alle 18. La mostra è visitabile gratuitamente tutti i giorni.
Partendo dalla pittura, passando attraverso la grafica, Bellotti approda alla fotografia riconoscendole lo strumento più adatto a esprimere la propria dimensione artistica. I suoi lavori sono stati pubblicati su diverse riviste e presentati all’interno di importanti Collettive in Italia e all’estero.
A Ferrara, Giorgia Bellotti espone una selezione di opere tratte dal progetto fotografico tutt'ora in corso, richiamo esplicito a 'le saboteur tranquille' come fu definito Magritte per la sua straordinaria capacità di confondere realtà e finzione insinuando dubbi sul reale attraverso la sua rappresentazione nella ricerca costante del mistero e della verità in essa celata a cui è possibile accedervi unicamente attraverso l’immaginazione a discapito della ragione.
Nelle immagini esposte la fotografia è specchio del proprio pensiero. L’autrice gioca sul contrasto, veste i panni dell'uomo con la bombetta, scherza, ironizza, lo reinterpreta attraverso il mezzo fotografico. Nella mostra ci si diverte a scoprire le citazioni e i rimandi alle opere del grande pittore belga, le soluzione della mise en scène propria della staged photography sono sempre originali e mai scontate.
Attraverso oggetti e situazioni ordinarie, Giorgibel esplora e reinventa infatti gli elementi che popolano l'immaginario di Magritte e lo fa utilizzandone la simbologia e i soggetti più noti al grande pubblico, l'uso del colore e la composizione estetica delle immagini caratterizzate dal rigore e dalla pulizia delle linee che comunicano immediatamente una parvenza di ordine e normalità, subito squarciata dall'elemento dissonante, il non-sense percepito dall’occhio ma comprensibile solo attraverso l’immaginazione di chi osserva inducendolo ad interrogarsi sul senso delle cose e nel contempo ad aprirsi alla meraviglia.
Le opere sono accompagnate da un video che raccoglie alcuni dei lavori dell'autrice focalizzati in particolare sull’autoritratto in cui Giorgia Bellotti cristallizza il proprio vissuto personale e la ricerca intima della propria identità.