'Chernobyl - La Zona', una mostra fotografica per capire cosa resta oggi del disastro nucleare
Da venerdì 21 a domenica 30 aprile l’atelier artistico e centro espositivo La Stanza di Lucrezia ospita la mostra fotografica di Simone Passeri dal titolo 'Chernobyl - La Zona'. L’inaugurazione è prevista venerdì alle 18.30.
Il 26 aprile del 1986 un incendio divampa facendo esplodere un reattore della centrale nucleare di Cernobyl: la conseguenza è una fuoriuscita di una nube radioattiva che si propaga con esiti spaventosi.
Chernobyl, città ucraina, non esisterà più. Quello che all’inizio era stato tenuto quasi nascosto dalle autorità sovietiche, si rivelerà, infatti, come il più catastrofico incidente accaduto in una centrale nucleare fino ad allora, che determinò una discriminante tra, un prima e un dopo, con il crollo di tante certezze e la presa di coscienza della fragilità degli esseri umani, della società, del Mondo intero.
Nel 2019 Simone Passeri si è recato sul luogo per documentare l’area di quella tragedia senza precedenti, equipaggiato di fotocamera di medio formato a pellicola, attrezzatura poco consona ad un luogo fortemente contaminato, con l'obiettivo di catturare attraverso l’analogico, l’essenzialità del territorio in una predisposizione emozionale nei confronti del luogo e dello scatto.
Le venticinque fotografie in mostra testimoniano quella città fantasma, densa di memorie dove ancora si respira il passaggio dell’uomo e di una vita cittadina, dove tutto si è fermato in un tempo indefinito.
Solo la natura si è presa i suoi spazi e quasi in una forma di riscatto, cresce incontrollata appropriandosi liberamente dei palazzi delle strade e di ciò che resta di una vita passata. Gli scatti ritraggono in modo sobrio ciò che era e ciò che la disgrazia ha portato via: una città svanita, un paesaggio spettrale immobile nel contemplare quel tempo dilatato.
La scelta del bianco e nero testimonia la volontà di Passeri di non cedere a ipocrisie o enfasi inutili. Le foto ci restituiscono ciò che rimane del disastro nucleare, un buco nella storia e nella geografia, un avvertimento per il futuro prossimo ma anche un presagio di stretta attualità visto l’invasione russa in Ucraina e la scelta della Germania di abbandonare il nucleare.