Il lupo: una specie salvata dall’estinzione e oggi in espansione. Se ne parla al Museo di Storia Naturale
Secondo appuntamento per la diciassettesima edizione dei Darwin Day, rassegna organizzata presso il Museo di Storia Naturale. La conferenza in programma giovedì alle 17 ha come titolo 'Il Lupo: gioie e dolori di una specie salvata dall’estinzione e oggi in espansione' ed è curata da Paolo Ciucci, Università La Sapienza di Roma.
Dopo essere arrivato alcuni anni fa nella Valli di Argenta, il lupo pare essersi stanziato anche nella (ex) valle del Mezzano, avvistato nei pressi di Dogato e Libolla. Lo stesso vale per alcune zone dell’alto ferrarese. Insomma, il lupo a Ferrara e provincia sembra essere tornato per restare.
È un eufemismo dire che i lupi si erano quasi estinti. Li avevamo sterminati. A fucilate, con le tagliole, coi bocconi avvelenati. È accaduto più o meno cent’anni fa. Ma in quanto specie particolarmente resiliente, il lupo ha riconquistato negli ultimi 40 anni ampie porzioni del suo areale pregresso, sia in Italia che nel resto d’Europa, un processo tuttora in atto e che ha determinato situazioni nuove, a volte positive, a volte conflittuali.
Oltre ad essere specie totemica della fauna italiana, il lupo è un’icona della cultura della conservazione nel nostro paese. Il recupero della specie a partire dagli anni ’70 del secolo scorso è stato senza dubbio facilitato da un profondo cambiamento dell’atteggiamento e dei valori della società.
Cambiamento tuttavia che non è riuscito ancora a consolidarsi in una strategia di gestione e conservazione, matura e socialmente condivisa. Parlare del lupo oggi quindi vuole dire indagare inevitabilmente il rapporto tra scienza, società e politica.