D’Orlando la furia: armonie di amori e di follia in concerto al Museo di Casa Romei
La rassegna di concerti del Conservatorio Frescobaldi al Museo di Casa Romei vede protagonista questa volta l’ensemble di docenti dell’area antica in uno spettacolo di musica, canto e recitazione omaggio al celebre eroe cantato dall’Ariosto e previsto per giovedì alle 17.
Sono infatti gli eroi rinascimentali i protagonisti dell’appuntamento dedicato ad Orlando, personaggio che rappresentò il campione di umanità, forza e infine follìa nel quale specchiare la realtà politica e sociale della Ferrara del ‘500.
E in questa suggestione epica si snoda il programma proposto dalla formazione musicale composta da Marina De Liso soprano, Laura Pontecorvo traversiere di Assisi, Perikli Pite viola da gamba soprano e viola bassa, Francesco Tomasi liuto, Marina Scaioli spinetta, Susanna Guerrini voce recitante, in un percorso che avvolge il testo poetico di musica vocale e strumentale e in cui la stessa recitazione, come all’epoca dei trovieri, si fa musica.
Per più di un secolo infatti, Ferrara fu la capitale della poesia epica con Orlando, personificazione italiana del Roland francese e del Roldan spagnolo. Bellezza e mistero degli itinerari fantastici, delle gesta eroiche o sconsiderate e degli amori impossibili, permearono l’arte intera e la creatività musicale.
Cuore pulsante del concerto è la selezione tratta dai Capricci di Jacquet de Berchem, compositore avvolto in una misteriosa biografia dalla quale conosciamo per certo solo la sua origine fiamminga e l’adozione italiana. I madrigali, qui presentati in forma solistica con le voci centrali e basse affidate agli strumenti, sono stati selezionati dai tre libri di Berchem per il loro messaggio poetico e teatrale che si allaccia immediatamente al testo recitato.
I brani strumentali, scelti nel solco storico e geografico dell’Ariosto, hanno funzione drammaturgica, così come il testo recitato. Tra gli strumenti utilizzati spicca il Traversiere di Assisi, ricostruzione fedele di uno dei sette strumenti originali conservati presso la biblioteca del sacro convento della cittadina umbra. L’ipotesi di datazione lo rende uno dei pochissimi flauti traversi al momento conosciuti, costruiti in Europa nel XVII secolo, con caratteristiche che lo pongono tra la foggia rinascimentale e quella barocca.
Al concerto si accede con il biglietto del Museo. Informazioni e prenotazioni al numero 0532 234130