Carabinieri, intitolata ad Alfonso Mascellani la Stazione di Terre del Reno - VIDEO
Al taglio del nastro e allo scoprimento della targa era presente la nipote del militare
Giovedì mattina, in un contesto impreziosito da molti cittadini e circa 100 alunni delle primaria e secondaria di primo grado della scuola del paese, si è svolta la cerimonia di intitolazione della Stazione carabinieri di Terre del Reno ad Alfonso Mascellani, insignito di ‘Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria’.
I partecipanti
Alla cerimonia, oltre alla nipote Anna Maria Mascellani, hanno partecipato numerose autorità civili, religiose e militari, tra cui il comandante interregionale carabinieri, Maurizio Stefanizzi, e il comandante della Legione Emilia Romagna, Massimo Zuccher.
E ancora il prefetto Massimo Marchesiello, il presidente della Provincia Gianni Michele Padovani, il sindaco di Terre del Reno Roberto Lodi, il procuratore della Repubblica Andrea Garau, e i comandanti Alessandro Di Stefano (carabinieri), Gabriele Sebaste (Guardia di finanza) e Antonio del Gallo (vigili del fuoco).
La cerimonia
Importante lo schieramento impiegato, composto da un Picchetto in Armi, dalla prestigiosa Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, dai Gonfaloni dei Comuni e delle associazioni combattentistiche e d’Arma.
Il taglio del nastro e lo scoprimento della targa (con la motivazione della medaglia) sono stati effettuati dalla nipote del carabiniere Mascellani, la signora Anna Maria, che ha accolto con gioia l’invito dall’Arma a presenziare quale madrina all’evento. Dopo il taglio del nastro il cappellano militare, don Giuseppe Grigolon, ha dato la benedizione ai locali, che in seguito sono stati visitati dagli ospiti intervenuti.
La storia
Mascellani, nato ad Argenta il 20 dicembre 1878, morì a Renazzo il 4 ottobre 1916. Il carabiniere, infatti, la mattina del 3 ottobre multò un uomo per caccia abusiva: la notte, lo stesso aggredì il militare, ferendolo con un coltello. Nonostante il tagliò all’addome, Mascellani riuscì comunque a bloccare il malvivente: poi, però, il giorno dopo spirò a causa della ferita.