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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scomparso a 84 anni l'ex calciatore Carlo Facchin, mosse i primi passi nel vivaio della Spal

Giocò anche in serie A con Catania e Torino e, appesi gli scarpini al chiodo, divenne allenatore

Quando le carriere dei calciatori erano raccontate dagli album delle figurine, a fianco alla sua immagine verticale e rettangolare con la maglia granata, una freccia indicava 'ala sinistra'. Era la stagione 1968/69, l'ultima del periodo torinista per Carlo Facchin, che in attacco lascia spesso il segno in una squadra con compagni di reparto come Emiliano Mondonico, Nestor Combin e Paolino Pulici. 

L'attaccante, nato a Portogruaro nel 1938 e scomparso lunedì, muove i primi passi nel vivaio della Spal. Una carriera longeva e ricca di soddisfazioni che lo porta a indossare diverse casacche come quelle di Rimini, Monza e Reggiana, fino all'esperienza in serie A con il Catania. Punta prolifica, nella stagione 1964/65 arriva a iscrivere il suo nome nella classifica dei cannonieri in virtù di tredici centri.

Un bagaglio importante con cui si presenta al Torino, squadra allora capitanata dallo storico Giorgio Ferrini, per la quale militerà appunto fino al 1969, condividendo lo spogliatoio con calciatori come Cesare Maldini, Bruno Bolchi, Gigi Meroni. Da lì, il percorso si sposta al Vicenza e alla Reggina, per poi appendere gli scarpini al chiodo con la Lazio di Tommaso Maestrelli, seconda fra i cadetti e promossa nella massima serie.

Come allenatore, si è seduto su numerose panchine, fra le quali Reggina, Pro Vercelli, Siracusa, Modena (peraltro prossima avversaria della Spal, domenica alle 12.30 al Mazza, nell'atteso derby che torna dopo vent'anni). Fra il 1993 e il 1997 ha guidato la Nazionale italiana di Calcio a 5, mentre nel 1999 ha allenato la Nazionale italiana di calcio femminile.
    

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