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Venerdì, 19 Aprile 2024
Calcio

Spal e lo spauracchio delle 4 'P': la storia racconta di pochi regali da scartare sotto l'albero

Ultimo mese storicamente difficile per i biancazzurri, ora alle prese con quattro sfide delicate

Luglio col bene che ti voglio, dicembre molto meno. La Spal si appresta a vivere l’ultimo mese dell’anno con l’acqua alla gola. Demeriti propri, certamente: la classifica attuale è figlia, infatti, di un percorso non proprio esaltante da parte degli uomini di Venturato prima e De Rossi poi. E adesso il futuro è tutt’altro che roseo. Soprattutto guardandosi indietro.

Spieghiamo. Dicembre, come si diceva, è un mese decisivo. Cinque scontri – il primo già perso contro il Modena –, di cui almeno tre diretti per la zona bassissima della classifica. Il derby (come detto già andato in archivio con uno 0 alla casella punti incamerati), poi la trasferta di Perugia e il match casalingo contro il Palermo.

Poi un altro derby, al Tardini di Parma e la sfida di Santo Stefano contro il Pisa: novanta minuti fuori e altrettanti al Mazza in cui gli avversari sembrano, addirittura, più tosti. Il problema – al netto di tutti quelli evidenziati fin qui da Esposito e compagni – è che dicembre solitamente alla Spal non sorride. Anzi.

Negli ultimi cinque anni, sotto l’albero di Natale sono arrivate più delusioni che gioie. Regali sì, ma spesso per gli altri. Fermi tutti, è vero: in tre occasioni si è giocato in Serie A, contro avversari del calibro di Milan, Roma e Napoli. Ma tant’è. Per trovare un dicembre benevolo, con più vittorie che sconfitte – per intenderci – tocca risalire infatti al 2016, quando si era ancora in Serie B e si veleggiava verso una storica promozione.

Poi, come detto, solo difficoltà. Il primo anno di Serie A, l’ultimo mese va in archivio con 5 punti in cinque partite. Nel 2018, l’anno si chiude addirittura senza vittorie (quattro segni ‘X’ e due ko). La stagione successiva, quella della retrocessione, si registra un trionfo (a Torino contro i granata), a fronte però di tre sconfitte. Il 2020 è l’anno record sotto il punto di vista del numero di sfide: ben 7, per recuperare il tempo perso durante il lockdown primaverile.

Due vittorie, altrettanti pari, ma ben tre sconfitte. L’anno scorso, stessi striminziti sorrisi: tre punti, frutto del 2-1 di Crotone, poi ko in Corso Piave contro il Brescia e pesantissimo 4-0 incassato a Frosinone. Ora un altro dicembre, iniziato con un derby perso in malo modo e con una situazione generale tutt’altro che tranquilla.

Le 4 ‘P’ (Perugia, Palermo, Parma e Pisa), insomma, diranno molto del futuro della squadra. C’è, per La Mantia e compagni, da invertire un trend negativo legato a questa stagione. E c’è, parallelamente, anche da invertire un trend negativo legato alla storia. Quella che dice che sotto l’albero di Natale, da almeno un lustro, i regali li scartano solo gli altri.

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