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Spal, da un campione del mondo all'altro: esonerato De Rossi, è ufficiale Massimo Oddo

L'ex centrocampista della Roma paga un rendimento pessimo. Al suo posto l'ex Lazio e Milan

L’anno dei tre allenatori. E, si spera, non si debba più aggiornare il conto. Dopo Venturato, anche Daniele De Rossi infatti saluta ufficialmente la Spal. L’ex centrocampista della Roma, arrivato ad ottobre in pompa magna, non siederà più sulla panchina biancazzurra: al suo posto è in arrivo Massimo Oddo (nella formula d'ingaggio c'è il rinnovo automatico in caso di salvezza). Il terzo mister in meno di sei mesi. E per il club ferrarese, la stagione 2022/2023 si profila come una delle più complicate degli ultimi anni.

Sia a livello di classifica - terzultimo posto, a +2 sul Cosenza ultimo ma a -3 da Cittadella, Como e Venezia, che occupano i primi posti utili per la salvezza diretta - sia a livello di organizzazione. Tre allenatori significa una confusione più che totale ai piani alti. Significa idee sviluppate in estate poi radicalmente cambiate ai primi venti freschi d’autunno e di nuovo rivoluzionate in pieno inverno.

Venturato, De Rossi e adesso Oddo, si diceva. Tante le differenze tra gli ultimi due, specialmente nel post carriera da giocatori. Insieme, Daniele e Massimo hanno condiviso il trionfo più importante, a Berlino nel 2006. Per il resto, la vita racconta di pensieri diversi, strade quasi opposte. Se De Rossi (che cercherà con Tacopina un'intesa consensuale sull'addio) ha rappresentato una delle ultime bandiere del calcio, Oddo ha cambiato diverse maglie.

Nato a Pescara il 14 giugno 1976, il difensore cresce nelle giovanili del Milan. Poi un giro infinito, tra prestiti e cessioni definitive: nell’ordine, Fiorenzuola, Monza, Prato, Lecco, Napoli, Verona, Lazio, ancora Milan, Bayern Monaco e Lecce. In mezzo, una lunga serie di trionfi. Con la Lazio vince la Coppa Italia nel 2004. Con i rossoneri nel 2007 fa il ‘triplete internazionale’ (Champions League, Supercoppa europea e Mondiale per club), mentre nel 2011 si toglie lo sfizio di cucirsi addosso lo scudetto e la seguente Supercoppa italiana.

Poi gli scarpini appesi al chiodo e l’inizio di una seconda carriera, in panchina. Comincia dalla sua Pescara. Ed è subito exploit. Al primo anno perde la finale playoff di Serie B contro il Bologna. Alla seconda stagione porta gli abruzzesi in Serie A. Nella massima serie allena prima i biancazzurri, poi l’Udinese, prima di tornare in B, con Crotone, Perugia e ancora Pescara. E prima di scendere fino in C, con il Padova (dove vince una Coppa Italia di categoria). Adesso la Spal. Con il compito più complicato: riportare la serenità in un ambiente scosso da una stagione deludente, salvandosi quanto prima. Anche per evitare che questo non diventi l’anno dei quattro allenatori.

Oltre a Daniele De Rossi sono stati sollevati dai rispettivi ruoli anche l’allenatore in seconda Carlo Cornacchia, i collaboratori tecnici Emanuele Mancini, Guillermo Giacomazzi e Marcos Alvarez ed il match analyst Simone Contran. Nello staff di Massimo Oddo, invece, ci sono Marcello Donatelli (vice allenatore), Stefano Fiore (collaboratore tecnico) e Luca Guerra (preparatore atletico).

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