rotate-mobile
Calcio

Spal nella tana della sorpresa Sudtirol, Oddo vuole cancellare Cosenza: "Serve la mentalità dei bolzanini"

Con Prati ancora ko (sarà in panchina ma non disponibile) forse c'è una chance per Contiliano

Dopo la grande delusione di Cosenza, si viaggia in direzione Sudtirol. Una compagine, quella bolzanina, che ad inizio campionato avrebbe dovuto salvarsi e che, invece, ora guarda dritto negli occhi addirittura la promozione diretta. La Spal, dunque, è chiamata all’impresa. A sostenerla oltre 700 tifosi. Per Oddo sono uno stimolo. Lo capiranno anche i giocatori biancazzurri?

Mister, come è andata la settimana di lavoro?
“Bene. Abbiamo lavorato sulle gambe, sulla testa e sul cuore. Su tutto quello di cui c’è bisogno per uscire dal momento delicato che stiamo vivendo, insieme ad altre squadre ovviamente. Dobbiamo fare punti, quindi lavoriamo su tutti i fronti”.

Siete riusciti a recuperare qualche infortunato?
“Rientra Celia e parzialmente Prati (perché è stato una settimana a letto e ha perso tre chili), anche se non è in grado di giocare”.

A Bolzano ci saranno oltre 700 tifosi: è una pressione ulteriore sui giocatori?
“Onore a questa gente, vuol dire che ci crede e sta vicino alla squadra. Penso sia un segno di grande maturità e grande amore. Pressione? No. Quella ce la dà la classifica e una prestazione sbagliata a Cosenza. Il tifo deve essere uno stimolo, un senso del dovere e del fatto che c’è un popolo che spinge una squadra. La squadra, dal canto suo, ci deve credere, come ci crede la gente”.

Ai giocatori ha ribadito il concetto del ‘mini-torneo’ finale, che è ancora vivissimo?
“Io qua e là leggo momenti di positività e grande negatività. Dopo il Cosenza ci sta il secondo aspetto, ci mancherebbe. Anche io ho vissuto un momento di negatività dopo la partita perché ero convinto che si fosse arrivato ad un punto di svolta, invece c’è stato un passo indietro dal punto di vista mentale. Quindi ora bisogna ricostruire la testa. La delusione c’è stata ma dobbiamo ripartire subito. Siamo a due punti: ci deve essere la giusta paura, perché è quella che ti crea la tensione per affrontare la gara. Però siamo in un gruppo di diverse squadre e chi farà meglio, a livello di testa, ne potrà trarre il maggior vantaggio. Serve l’umiltà di capire in quale situazione ci troviamo e che se siamo in fondo significa che qualche limite ce l’abbiamo, ma anche la presunzione del pensare che si poteva (e si può) fare molto di più”.

Sabato si incontrerà una doppia linea molto solida, con esterni meno rapidi del Cosenza: è orientato a giocare i duelli uno contro uno o attaccare sulle fasce e fare un po’ più di densità dentro l’area di rigore?
“La squadra in campo deve essere matura nel capire i momenti della partita. Il Sudtirol è una squadra che si è creata la fiducia con l’umiltà. Serve quel tipo di umiltà. Loro hanno costruito questo campionato sulla solidità difensiva, sul dare la palla agli avversari e colpire con la fisicità e le palle inattive. Noi dobbiamo essere bravi a limare i loro pregi e cercare di accentuare i loro difetti”.

Cosa pensa del Sudtirol?
“E’ una squadra diversa dall’anno scorso (quando Oddo la affrontò tre volte, ndr) e gioca in maniera differente. Credo che gli unici aspetti rimasti immutati siano la fame e la mentalità. L’anno scorso era una squadra tosta, che lottava su ogni pallone, con grande fisicità. Io chiedo ai miei ragazzi di mettersi al loro livello dal punto di vista dell’agonismo”. 

Tornando a Cosenza, cosa l’ha delusa di più?
“Gli errori tecnici è impossibile evitarli. Io non mi lamenterò mai dell’errore tecnico, ma dell’errore di concetto. Di una mancata attenzione. Di una mancata tensione. Questo è mancato a Cosenza. Il primo tempo abbiamo fatto buone cose in fase di possesso palla, mentre siamo stati disastrosi in fase di non possesso, specialmente sulla parte sinistra del campo. E ho cercato di tamponare quella carenza. Poi il Cosenza ha avuto occasioni scaturite da errori nostri: non è possibile che una squadra che ha il match point in mano manchi in questi aspetti qui. Non si possono prendere contropiedi su un fallo laterale. Abbiamo preso gol perché c’è mancata attenzione e un atteggiamento di squadra”.

Come ha visto il giovane Contiliano in allenamento?
“E’ un ragazzo interessante, si sta allenando con noi da un po’ perché siamo un po’ corti a metacampo. E’ un giocatore che può fare bene. Potrebbe anche partire dal primo minuto. E’ affidabile”.

La sosta sarà utile per recuperare? Arriva nel momento giusto?
“Sarà più utile conquistare i tre punti a Bolzano. Poi la sosta sarà preziosa per tanti motivi: per lavorare, per rifiatare, per mettere a posto delle cose, per recuperare dei giocatori. Ora siamo un po’ in difficoltà, specialmente nella gestione dei cambi”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spal nella tana della sorpresa Sudtirol, Oddo vuole cancellare Cosenza: "Serve la mentalità dei bolzanini"

FerraraToday è in caricamento