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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Calcio

Rimonte, sfratti e pandemia: la storia della Spal passa ancora dal derby contro il Parma. E il 13 maggio…

Indelebili, per motivi diversi, tre sfide in A. E sabato coincide con una ricorrenza molto amata in città

Sarà ancora Parma, sarà ancora 13 maggio. O, meglio, potrebbe essere, anche se la speranza che non lo sia è ridotta al lumicino. Di cosa si parla? Della Spal e della possibile retrocessione aritmetica in Serie C, che potrebbe avvenire contro una delle squadre (al di là del fatto che sia un derby) che ha rappresentato le tappe più emblematiche della società ferrarese negli ultimi anni. E nel giorno per eccellenza, quello con la ‘G’ maiuscola. Ma spieghiamo.

Forse più gioie

Partiamo dall’avversario, i Ducali. E’ derby, e su questo non ci sono dubbi. Ma è anche un derby speciale o, per lo meno, lo è stato negli ultimi anni. Nel dettaglio si contano tre occasioni in cui la sfida ha scolpito nella roccia in maniera indelebile un pezzetto di storia dei biancazzurri: due volte in positivo, una in negativo. E la sfida di sabato potrebbe - la probabilità è altissima - fare altrettanto. Ovviamente, intendiamo con una pagina decisamente nera.

La partita dello sfratto

26 agosto 2018. Antenucci, con una girata al volo, decide la partita più anomala della storia (recente) della Spal. Quella sfida di Serie A è, infatti, l’unica che i biancazzurri giocano in campo neutro e non in casa. Il derby contro i crociati, ironia della sorte, va in scena al Dall’Ara di Bologna, in quanto il Paolo Mazza sta ultimando il proprio restauro, prima di diventare il gioiellino (ma poco fortino) che è oggi.

La rimonta

27 gennaio 2019. Stessa stagione, girone di ritorno e, ovviamente, campi invertiti. A Parma, la Spal arriva con una fame atavica, dato che l’ultima vittoria risale addirittura al 20 ottobre. Ma l’avvio è shock: al 53’ i padroni di casa veleggiano verso la vittoria, grazie al 2-0 firmato dalla doppietta di Inglese.

Poi succede il miracolo. In 17 minuti Valoti, Petagna e Fares la ribaltano. Riesce un’impresa solo sfiorata in precedenza. Al primo anno di Serie A, infatti, Antenucci e compagni avevano rimontato due gol a Verona e Torino, arrivando però solamente fino al pareggio.

La vittoria più triste

8 marzo 2020. L’incubo Covid è alle porte, anche se l’Italia ancora non sa cosa voglia dire. E Parma-Spal è la partita più emblematica: si gioca alle 12.30, ma poco prima del fischio d’inizio, dal governo arriva lo stop. Poi c’è l’ok, con oltre un’ora di ritardo, quando i salotti televisivi già si domandano se sia giusto o meno. Petagna la decide su rigore, in uno stadio vuoto. E’ l’ultima immagine del campionato prima dello stop forzato a causa della pandemia.

E’ anche, parallelamente, l’inizio del calvario biancazzurro. La stagione riprende il 23 giugno, ma è un disastro. La Spal perde in casa contro il Cagliari e inizia una discesa senza freni verso la B. Poi, dopo altri tre anni di tribolazioni, il Parma potrebbe chiudere il cerchio. In negativo, ovviamente, riportando la squadra ferrarese addirittura in Serie C.

L’unico appiglio: il 13 maggio

Sabato è il 13 maggio. Agli uomini di Oddo è chiesta una sola cosa: non rovinare il giorno - quello con la ‘G’ maiuscola - più bello degli ultimi anni. Quel 13 maggio 2017 in cui, pur perdendo a Terni, la Spal conquistò la matematica certezza della promozione in Serie A. Una data rimasta impressa nella memoria collettiva come magica. Ora, il rischio, è di scolorire anche quel numero.

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