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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Calcio

Da un derby all'altro, De Rossi ricorda Sinisa Mihajlovic: "Mi scrisse un messaggio dopo il Modena..."

La Spal domenica sarà alle prese con la sfida del Tardini: recuperato Thiam, manca solo Moncini

Altro derby. Dopo quello casalingo perso contro il Modena, domenica al Tardini c’è al Parma. Altri novanta minuti delicatissimi per la Spal e per De Rossi, con il pensiero a Sinisa.

Mister, si arriva alla sfida del Tardini con un pizzico di ottimismo in più rispetto alle scorse settimane?
“L’ottimismo c’è e deriva da una prestazione buona contro il Palermo: abbiamo giocato 75 minuti molto positivi e solo per una decina l’avversario ci ha palleggiato un po’ troppo. Abbiamo avuto tante occasioni e ora abbiamo tanta fiducia, ma il Parma è un avversario diverso. Loro hanno una rosa ampia e fortissima”.

Quale atteggiamento ha chiesto ai suoi giocatori?
“Ritengo che la squadra che va al Tardini e cerca di non prenderle e basta offre tanto possesso palla e tante occasioni agli avversari. Loro, tra l’altro hanno una qualità tale che prima o poi il gol lo trovano. Dobbiamo essere una squadra che sa affrontare tutte e due le fasi: giochiamo contro una formazione che nell’uno contro uno ha qualcosa in più degli ultimi avversari. Ma è una squadra che si può battere”.

A livello di formazione ci si può aspettare qualche novità? Maistro e Varnier come stanno?
“Sono arruolabili al 100% tutti e due. Vengono da uno storico diverso e li trattiamo in maniera differente, anche se Marco ormai è in una fase di calciatore normale. Maistro ha avuto tre giorni di febbre prima di Brescia e ora su di lui punto tanto. E’ sempre entrato in maniera positiva e si è sempre allenato bene”.

In porta torna Alfonso o rivedremo Thiam?
“Alfonso si è allenato e sta bene, quindi giocherà lui. Ha avuto un risentimento muscolare nell’intervallo contro il Palermo, non si sentiva benissimo e ho spinto io per fare il cambio. Ma non ho dubbi su chi è il titolare e chi è il vice. A Parma mancherà solo Moncini. Per il resto, qualcuno ha avuto qualche linea di febbre in settimana, ma nulla di preoccupante”.

A proposito della settimana, com’è andata? E può tracciare un bilancio anche sul suo operato?
“E’ sempre difficile fare un bilancio su se stessi. La classifica non sorride quindi il mio lavoro, da quel punto di vista, è stato scadente, ma c’è comunque tanto impegno. Gli allenamenti sono positivi e i giocatori affrontano il rapporto con la palla in maniera differente rispetto a quando sono arrivato. Capisco, però, che il giudizio sul mio lavoro, con quei 4-5 punti in più che ci meritavano, sarebbe stato diverso: ma se non vinciamo la colpa è solo mia”.

In rapporto agli ultimi risultati, com’è l’umore all’interno della squadra?
“L’umore è buono, ma c’è sempre l’occhio puntato sul fatto che non stiamo raccogliendo i punti che dobbiamo e vogliamo raccogliere. Siamo tutti fiduciosi e crediamo in quello che stiamo facendo: le prestazioni, specialmente le ultime, sono di buon auspicio. Ma non siamo felici perché non si può essere felici di perdere. Diciamo che siamo sereni, ma se vincessimo una partita non cambierebbe nulla. Stiamo però affrontando bene il momento di negatività, perché non siamo depressi”.

Gli ultimi giorni sono stati conditi anche da un botta e risposta Sabatini-Tacopina. Lei che idea si è fatto?
“Quando si parla da fuori, chi sta dentro si risente. Walter è il mio padre calcistico e gli voglio bene. E’ liberissimo di esprimere il suo pensiero e gli voglio bene, però poi è normale che si scateni una reazione da parte di chi ha costruito la squadra”.

Per concludere, ci può lasciare il suo ricordo su Sinisa Mihajlovic.
“Io non ci ho mai giocato insieme e non mi ha mai allenato. Ho letto tante cose scritte su di lui e me n’è rimasta impressa una, di un ragazzo che ha detto che Sinisa è stata “una persona in un mondo di personaggi”. Credo che nessuna definizione possa raccontarlo meglio. C’eravamo sentiti 4-5 giorni fa perché abbiamo condiviso una grande amicizia da quando ho smesso di giocare. Abbiamo passato delle giornate insieme: lui era spigoloso ma con un cuore gigante e dai momenti passati insieme tornavi sempre con qualcosa in più. Dopo il derby contro il Modena mi ha cercato e ci siamo sentiti al telefono. Pensava a me che ero triste in un momento in cui saremmo stati noi a dover pensare a lui”.

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