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Spal, è un Moncini insoddisfatto: "Non siamo da ultimo posto. Per uscirne ci siamo guardati negli occhi e..."

L'attaccante fa mea culpa sulla stagione, ma non molla. E ringrazia i tifosi per il sostegno costante

Un’annata difficile, da raddrizzare a tutti costi. E allora testa bassa e lavorare. A spingere in questa direzione è Gabriele Moncini, che fa mea culpa sul cammino zoppicante fin qui intrapreso, ma al tempo stesso cerca di non scoraggiarsi (e scoraggiare il gruppo) in vista del delicatissimo rush finale.

Moncini, che giudizio dà a questa stagione?
“Non sono soddisfatto, né per il risultato di gruppo né per quello personale. Ero partito con l’idea di fare un altro campionato, poi le cose non sono andate bene ed ho dovuto fare i conti anche un infortunio che mi ha tenuto ai box per diverso tempo. Sono però convinto di aver sempre dato il 100% sotto il profilo dell’impegno e dell’applicazione, rispetto ai quali non recrimino nulla”.

Ad agosto si parlava di promozione, ora si è ultimi in classifica. Qual è il vero valore di questa squadra?
”Ad inizio anno siamo stati inseriti tra le papabili vincitrici del torneo, ma era stata una valutazione sbagliata perché quest’anno il campionato ha mostrato un livello veramente importante ed a questo c’è da aggiungere l’exploit del Südtirol, formazione che nessuno accreditava per la vetta della classifica ad agosto. C’è una cosa che non mi stancherò mai di ripetere: noi abbiamo un organico che non merita questa posizione, poi è ovvio che se cambi tre allenatori c’è qualcosa che non ha funzionato”.

Su cosa vi state concentrando per provare a uscire dalla zona retrocessione?
“Una squadra che è ultima in classifica ha giocatori che tendono ad aver più paura di sbagliare la giocata e questo credo sia normale. In queste due settimane a nostra disposizione il mister sta lavorando su pochi concetti base ed io penso che se vogliamo uscire da questa situazione è giusto che tutto il gruppo segua quei concetti semplici e basilari, sui quali però bisogna dare il 100%”.

All’interno dello spogliatoio cosa vi state dicendo?
“Non sono un grande amante delle chiacchiere, perché nel calcio quando ci sono problemi si tende a parlare anche troppo e poi si finisce fuori strada. In questi giorni, comunque, ci siamo confrontati e ci siamo guardati negli occhi, soprattutto con i più esperti tra noi, perché c’è bisogno di dare qualcosa di più, anche se può sembrare una frase di circostanza. Oggi è necessario tirare una linea: chi è con noi viene con noi, mentre chi non ci crede può anche restare a casa”.

Si è discusso molto sull’intesa tra lei e La Mantia: cosa ci può dire a riguardo?
“Ho già giocato anche in passato con altri attaccanti dalle caratteristiche simili alle mie ed abbiamo sempre fatto gol entrambi. Penso che io e Andrea possiamo giocare insieme, ma è ovvio che ogni squadra ha i propri meccanismi e magari questa Spal ha caratteristiche che si sposano meglio con un assetto ad una punta sola, perché ci sono esterni che necessitano di più spazio. Ma, ripeto, in assoluto sono convinto che tra me ed Andrea non ci sia alcuna incompatibilità”.

Chiudiamo con i tifosi: cosa si sente di dirgli?
“Mi sento in difficoltà verso i tifosi perché piazze così ne ho viste veramente poche. Sono fantastici perché ci sostengono sempre, lo hanno dimostrato anche nell’ultima trasferta dove hanno riempito la curva, ed io posso solo ringraziarli. Quello che dobbiamo fare è non subire la critica, che è più che lecita da parte loro, ma utilizzarla in senso positivo trasformandola in nuova forza”.

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