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Torna l'ora legale: quando spostare le lancette

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo le lancette dell'orologio andranno spostate in avanti. Otterremo così un'ora di luce in più di sera, mentre al mattino farà giorno un po' più tardi.

ll momento più gradito dell'anno è ormai alle porte. Si avvicina il ritorno all’ora legale, che nella notte sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, porterà le lancette di sveglie ed orologi un’ora avanti fino al 29 ottobre.

Cosa comporta il passaggio dall'ora solare a quella legale

Nella notte tra l'ultimo sabato e l'ultima domenica del mese le lancette dell'orologio andranno spostate avanti dalle 2 alle 3 per il passaggio dall'ora solare a quella legale. 
Acquisteremo così un'ora di luce in più di sera, con evidenti risparmi sui consumi elettrici, mutamento però che verrà riequilibrato al mattino poichè farà chiaro un pò più tardi.

Persiste il dibattito circa il cambio d'ora, a tal proposito sempre attuale l'appello della Società italiana di medicina ambientale (Sima) per adottare l'ora legale in modo permanente per risparmiare sull'energia. "Eliminare il passaggio all'ora solare", aveva spiegato il presidente Alessandro Miani, "consentirebbe di guadagnare un'ora di luce e calore solare ogni giorno e, considerati gli attuali prezzi del gas, determinerebbe nel nostro paese risparmi sui consumi di energia (2,7 miliardi di euro nell'anno).

Altrettanto attuale il dibattito in merito alle conseguenze che l’ora legale – ed il suo alternarsi con l’ora solare – possa avere effetti spiacevoli sul nostro organismo fino a provocare stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e stress. Disturbi che svaniscono nel giro di qualche giorno, il tempo che il nostro corpo impiega per "sincronizzarsi" con il nuovo orario. 

Quanta energia si risparmia con l'ora legale

Spostando le lancette in avanti, lo accennavamo sopra, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi, da giugno ad agosto, l'effetto 'ritardo' nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono perlopiù terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. In ogni caso il minor consumo di energia è documentato dai dati di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, secondo cui lo scorso anno nei 7 mesi di ora legale "il sistema elettrico italiano ha beneficiato di minori consumi per 420 milioni di kwh, pari al valore di fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie".

Certo, c'è il rovescio della medaglia dal momento che il nostro "orologio biologico" impiega alcuni giorni ad adattarsi al nuovo orario, anche se ovviamente le conseguenze su sonno e umore non sono le stesse per tutti. L'ora legale resterà in vigore fino al 29 ottobre 2023, quando ci sarà poi un ritorno all'ora solare, con le lancette che andranno spostate un'ora indietro. 

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