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Colomba: origini e curiosità sul dolce tipico delle festività Pasquali

Soffice e zuccherina, con tanta glassa e i canditi, è un vero piacere per gli occhi e per il palato. La sua forma è quella di una colomba, simbolo di pace e di prosperità. La sua origine, tuttavia, è ancora legata al mistero; scopriamo insieme com’è nata.

Non sarà forse amata tanto quanto le uova di cioccolato, ma la Colomba di Pasqua è sicuramente un dolce che non può mancare sulle nostre tavole. Soffice, liscia o farcita, e sempre decorata con mandorle croccanti, comunque la si scelga è buona; ma quali sono le origini della ricetta? Mentre è chiaro il significato simbolico e il richiamo alla tradizione cristiana, la colomba rimanda infatti alla pace, alla salvezza e alla resurrezione, meno conosciute e definite restano le origini del dolce, attorno al quale gravitano due leggende (molto popolari) e una terza storia, poco nota ma comunque molto interessante.

Colomba di Pasqua, l'origine Longobarda

La vulgata del mito vuole che le origini della Colomba risalgano al Medioevo, durante la dominazione Longobarda, la nascita del dolce sarebbe legata a due episodi. Il primo riguarda il re Alboino, che mise sotto assedio la città di Pavia per tre lunghi anni, riuscendo finalmente a conquistarla nel 572, pochi giorni prima del periodo pasquale. I cittadini, per ingraziarsi il nuovo sovrano e come simbolo di pace, prepararono soffici panini dolci a forma di colomba, e li offrono al nuovo sovrano, che conquistato dal dono risparmiò la vita degli abitanti.

Il secondo narra della visita che San Colombano fece alla regina longobarda Teodolinda. La sovrana invitò a corte il monaco, offrendo un sontuoso banchetto a base di carne e altre pietanze gustose, ma essendo periodo di Quaresima, San Colombano provò un enorme imbarazzo davanti a tanta abbondanza, e per non offendere Tedolinda si offrì di benedire il pranzo. Con un gesto della mano fece il miracolo, trasformando la selvaggina in soffici pani dolci a forma di colomba.

I colombi di Legnano

Questa è sicuramente la versione meno conosciuta, è anch’essa una storia che affonda le radici nel Medioevo. Dopo aver vinto la battaglia di Legnano e aver sconfitto Federico Barbarossa (nel 1176), un condottiero del Carroccio, a capo dell’esercito formato dai comuni della Lega Lombarda, notò che due colombi erano andati a posarsi sulle insegne della Lega dei Comuni; per animare le truppe e infondere coraggio decise di preparare delle pagnotte a forma di colomba, utilizzando uova, farina e lievito.

Gli Anni 30 e l’inventiva di Motta

Ma le leggende si perdono con l’arrivo della pubblicità e dell’inventiva milanese. La storia più documentata riguarda quella del pubblicitario Dino Villani e dell’azienda dolciaria Motta. Villani, che grazie al suo talento per la pittura passò dall’essere capostazione a precursore del marketing integrato, ebbe l’idea di riciclare gli impasti e gli ingredienti utilizzati per produrre il panettone di Natale, cambiando la forma e creando un dolce che avesse la forma della primavera e della Pasqua. “Nei primi anni ‘30 Motta prende spunto da un’antica ricetta e dà vita al dolce di Pasqua per eccellenza - si legge sul sito ufficiale Motta - Per testarne la bontà, Angelo Motta spedisce la sua creazione a famosi scrittori e giornalisti, chiedendo il loro parere. Il risultato è un successo incredibile: come scrive Ernesto Bertarelli la Colomba diventa simbolo ‘della pace e della primavera’.”

Colomba, gli ingredienti ufficiali

Il 22 luglio 2005, il Ministro delle Attività Produttive emanò un decreto per regolamentare la vendita dei prodotti dolciari da forno tipici delle festività. La Colomba di Pasqua, per essere considerata tale, deve rispondere ad alcuni requisiti fondamentali: "La denominazione 'colomba' è riservata al prodotto dolciario da forno a pasta morbida, ottenuto pee fermentazione naturale da pasta acida, di forma irregolare ovale simile alla colomba, una struttura soffice ad alveolatura allungata, con glassatura superiore composta da granella di zucchero e almeno il 2% di mandorle”.

Gli ingredienti previsti sono farina di frumento, zucchero, uova di gallina di categoria "A" o tuorlo d'uovo, materia grassa butirrica (la parte grassa del latte dalla quale si ricava il burro) in quantità non inferiore al 16%, scorze di agrumi canditi in quantità non inferirore al 15%, lievito naturale costituito da panna acida. 
E' inoltre facoltà del produttore aggiungere ingredienti quali latte e derivati, miele, burro di cacao, malto, zuccheri e lievito. 

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