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A che età acquistare il primo telefono ai figli?

"Non esiste un'età giusta, tuttavia è fondamentale imporre regole e limiti legati al tempo di utilizzo e all’età per il primo smartphone".

L'Italia è il terzo Paese al mondo per numero di telefonini, e l’età media dei possessori sta diminuendo sempre di più. Secondo i dati di un recente studio della Società Italiana delle Cure Primarie Pediatriche della Lombardia, nel nostro Paese, il 58,4% dei bambini tra i 6 e i 10 anni possiede un dispositivo mobile personale. Ma esiste un’età giusta in cui comprare il telefonino ai propri figli? Un preciso momento della loro crescita in cui i più piccoli sono pronti ad avere ed usare questo dispositivo elettronico? Secondo il prof. Rino Agostiniani, tesoriere della Società Italiana di Pediatria, non esiste un’età giusta, ma sottolinea l’importanza di imporre regole e limiti, legati al tempo di utilizzo e all’età per il primo smartphone. “In un mondo dove i bambini stanno “crescendo digitali”- spiega a Today Agostiniani - i genitori giocano un ruolo fondamentale nell’insegnare loro come usare la tecnologia in modo sicuro. E pertanto dovrebbero dare il buon esempio, limitando l’utilizzo dei media device perché i bambini sono grandi imitatori. Le interazioni volontarie tra bambino e genitore rimangono sempre la migliore strategia per una crescita sana”.

“Non criminalizziamo le tecnologie digitali - continua il pediatra -, anche perché alcune applicazioni hanno mostrato di avere un impatto positivo sull’apprendimento in età prescolare, purché usate insieme ai genitori”. Tuttavia, non bisogna dimenticare gli effetti nocivi che possono derivare da un utilizzo inappropriato ed eccessivo di questi strumenti soprattutto sui più piccoli.

Prof. Agostiniani, cosa pensa di quei genitori che cedono il proprio telefono ai figli anche quando sono molto piccoli, magari per farli giocare o vedere cartoni animati?
“Le famiglie non devono usare i DM come pacificatori perché́ questo limiterà̀ il bambino nel controllo delle sue emozioni. È importante porre ai bambini dei limiti e trovare dei modi alternativi per intrattenerli e calmarli, così come si rivela preziosa la partecipazione educativa dei genitori all’esperienza digitale dei figli. I bambini dovrebbero condividere l’uso dei dispositivi con i genitori per promuovere l’apprendimento e le interazioni”.

Esiste un’età giusta in cui comprare lo smartphone ai propri figli?
“No, non esiste un’età giusta. Il progresso tecnologico ha comportato un aumento dell’utilizzo di strumenti digitali di diffusione (televisione e filmati) e di interazione (social network e videogiochi), dai bambini agli adulti. Oggi persino i bambini in età prescolare crescono in un ambiente pervaso da internet, computer e smartphone, i quali con molta forza catturano la loro attenzione. Nessuna criminalizzazione, dunque, delle tecnologie digitali, ma come pediatri che hanno a cuore la salute psicofisica dei bambini non possiamo trascurare i rischi documentati di un’esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet. Numerose sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neuro-cognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli e lo sviluppo emotivo in età evolutiva”.

Una volta comprato lo smartphone, come si può educare ad un suo uso corretto? E’ giusto controllare il proprio figlio attraverso app apposite o altre strategie?
“Raccomandiamo ai genitori di mantenere sempre una comunicazione efficace con i propri figli, perché́ una buona relazione contribuisce a favorire un corretto uso delle tecnologie digitali. Ma è indispensabile anche stabilire regole e limiti chiari nell’utilizzo dei media device: mai a tavola, mai mentre si fanno i compiti, a meno che non siano di ausilio per lo studio, mai nei momenti in cui la famiglia è riunita, mai prima di andare a dormire. I genitori dovrebbero inoltre fare attenzione ad alcuni campanelli d’allarme tra i quali frequenti mal di schiena, mal di testa, modifiche nei ritmi del sonno, bruciore e lacrimazione degli occhi, mancanza di interessi e incapacità̀ di staccarsi dallo smartphone. Inoltre, i pediatri dovrebbero utilizzare i controlli periodici come momento per approfondire questi aspetti, facendo domande sulla vita online dei ragazzi, incoraggiandoli a coltivare le relazioni “vere” e informandoli sulle possibili conseguenze di un uso improprio dello smartphone. È molto importante fare rete tra genitori e pediatri con l’obiettivo di sostenere e proteggere i nostri ragazzi".

Per quante ore al massimo un ragazzo dovrebbe utilizzare il telefono nell'arco della giornata?
"Come SIP raccomandiamo astensione dall’uso nei bambini di età inferiore ai 2 anni, durante i pasti, 1 ora prima di andare a dormire, come “pacificatore” ideale per mantenere calmi i bambini in luoghi pubblici; e limiti nell’esposizione a meno di 1 ora al giorno per i bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni, a meno di 2 ore al giorno per bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, a programmi di alta qualità̀ solo in presenza di adulti”.

Quali danni alla salute può causare un utilizzo inappropriato ed eccessivo dello smartphone?
“Da abitudine a dipendenza, il passo è breve. Anzi brevissimo. Questo è il rischio principale a cui vanno incontro adolescenti e preadolescenti, ormai sempre più precoci nell’uso di smartphone e tablet e sempre più connessi. Il principale rischio, ma non l’unico. Troppe ore chini sullo schermo possono far perdere ore preziose di sonno, irritare gli occhi, provocare dolori al collo e alle spalle, rendere distratti e disattenti. Non che internet e i social network siano del tutto negativi, anzi in alcuni casi possono rappresentare un aiuto per favorire le relazioni sociali con i coetanei, ma un’iperattività̀ concentrata sugli smartphone può diventare dannosa per la salute psicofisica”.

In che modo l’utilizzo del telefono può condizionare con i propri genitori e compagni?
“Una precoce e adeguata interazione genitore-bambino è essenziale per lo sviluppo del sistema comportamentale e neuro-cognitivo del bambino. Il contatto visivo e le emozioni favoriscono una sana relazione. L’uso dei DM comporta poche interazioni verbali e non verbali tra le due parti, conflitti, reazioni insolenti e oppositive e comportamenti non emozionali. I pediatri devono svolgere un ruolo chiave nell’educare i genitori sull’importanza del gioco pratico, non strutturato e sociale per definire le abilità linguistiche, cognitive e socio-emozionali, identificando quelle aree in cui la salute e il benessere possono essere rafforzate. E’ importante aiutare i genitori ad affrontare sfide come imporre dei limiti e trovare dei modi alternativi per calmare il loro bambini”.

Le 5 raccomandazioni della SIP ai genitori

  1. Parla con tuo figlio. E' importante favorire una comunicazione aperta tra genitore e figli, spiegando ai ragazzi cosa vuol dire un utilizzo positivo e intelligente dei media device, prestando attenzione ai contenuti che vengono pubblicati e letti e ricordando loro che è indispensabile proteggere la privacy online per tutelare sé stessi e la propria famiglia.
  2. Comprendi, impara e controlla. Il genitore dovrebbe monitorare il tempo che il proprio figlio spende su tablet, smartphone e pc, imparando per primo le tecnologie a disposizione per poterle comprendere per quanto è possibile, giocando insieme a lui e condividendo per quanto possibile le attività̀ sui media device
  3. Stabilisci limiti e regole chiare. Occorre limitare il tempo di utilizzo di smartphone, tablet e pc durante il giorno o nei fine settimana, stabilendo orari precisi di divieto per esempio durante i pasti, i compiti e le riunioni familiari. Considerare i media come un’opportunità per tutta la famiglia per vedere insieme film o condividere contenuti social o messaggi in chat e video.
  4. Dai il buon esempio. Come genitore l’esempio è fondamentale, per questo mamme e papà dovrebbero limitare per primi l’utilizzo di smartphone quando si è in famiglia e durante i pasti; è importante, inoltre, che i genitori scelgano sempre contenuti appropriati e linguaggi adeguati sui social network.
  5. Fai rete. E' indispensabile la collaborazione tra genitori, pediatri e operatori sanitari per tutelare e sostenere i ragazzi attraverso campagne di informazione che forniscano una maggiore consapevolezza degli aspetti positivi, ma anche dei rischi che presenta l’uso eccessivo dei media device.

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