Vince Fratelli d'Italia. Ferrara, in tal senso, ricalca quasi fedelmente i risultati elettorali nazionali, con il partito di Giorgia Meloni che ottiene il maggior numero di preferenze in assoluto. E così, complice anche la recente riforma sul taglio dei parlamentari, dal nostro territorio solamente Mauro Malaguti (per la Camera) e Alberto Balboni (per il Senato) volano a Roma.

Camera

Alle urne si sono recati 187.087 elettori (il 70,06% degli aventi diritto). Le schede risultate valide sono state 179.904, a fronte di 5.231 nulle, 2.658 bianche e 14 contestate. Mauro Malaguti, rappresentante del centrodestra, è stato eletto con 85.854 preferenze totali (47,72%): di queste, 54.496 sono state indirizzate a Fratelli d'Italia (30,29%), 18.634 alla Lega (10,36%), 11.645 a Forza Italia (6,47%) e 1.079 a Noi Moderati (0,6%).

Sconfitta – e non eletta – Paola Boldrini che, per il centrosinistra, ha raccolto in tutto 54.743 voti (30,43%), così suddivisi: 42.763 per il Pd (23,77%), 6.277 per Alleanza Verdi e Sinistra (3,49%), 5.051 per +Europa (2,81%) e 652 per Impegno Civico (0,36%).

Dietro, tutti gli altri. A partire da Andrea Zerbini (Movimento 5 Stelle) che ha ottenuto 15.324 preferenze (8,52%), per proseguire con Francesco Badia (Azione-Italia Viva-Calenda) con 12.718 voti (7,07%), Caterina Barboni (Italexit) con 3.745 voti (2,08%), Aurelio Zenzaro (Italia Sovrana e Popolare) con 2.231 voti (1,24%), Stefania Soriani (Unione Popolare) con 1.807 voti (1%), Costanza Re (Vita) con 1.752 voti (0,97%), Immacolata D'Alessandro (Partito Animalista) con 1.426 voti (0,79%), Francesca Castellana (Sud chiama Nord) con 172 voti (0,1%) e, infine, Zahid Iqbal (Noi di Centro) con 132 voti (0,07%).

Al collegio plurinominale alla Camera dei deputati, passa anche il capolista della Lega Davide Bergamini, sindaco di Vigarano Mainarda. Un'elezione per l'esponente del Carroccio che raccoglie le congratulazioni del primo cittadino di Ferrara. Nell'esprimere la propria soddisfazione per il risultato del collega, Alan Fabbri si è soffermato sui temi locali che saranno al centro del confronto con il prossimo governo. Fra gli argomenti menzionati, "i problemi legati all’impennata dei costi energetici, i problemi dell’agricoltura - tra maltempo, crisi climatica, gelate, cimice asiatica - e il futuro del petrolchimico". 

Senato

A Roma va, o meglio torna, Alberto Balboni. A differenza di quanto accaduto per la Camera, però, in questo caso il collegio uninominale ha compreso anche Ravenna. In questo senso, quindi, i voti complessivi risultano maggiori (il centrodestra ha ottenuto 160.959 preferenze) e, dunque, è più efficace ragionare sulle percentuali.

Il centrodestra, come detto, ha ottenuto il 42,09% dei consensi, trascinato dal partito di Giorgia Meloni (e dello stesso Balboni) che ha raccolto il 26,95% delle preferenze, seguito dalla Lega (8,87%), da Forza Italia (5,71%) e da Noi Moderati (0,55%).

Nel centrosinistra della candidata Manuela Rontini, il Pd si è aggiudicato il premio di partito più votato del collegio (27,5%): ciò, però, non è bastato a battere Balboni. Aggiungendo il 3,71% di Alleanza Verdi e Sinistra, il 3,13% di +Europa e lo 0,33% di Impegno Civico, il totale della coalizione ha visto un 34,67%, insufficiente a portare Rontini a Roma.

Scorrendo l'elenco, si trovano poi Anastasia Ruggeri (Movimento 5 Stelle) con l'8,87%, Sylvia Kranz (Azione-Italia Viva-Calenda) con il 7,66%, Paola Fuschini (Italexit) con il 2,21%, Giorgio Franchi (Italia Sovrana e Popolare) con l'1,13%, Luca Teodori (Vita) con l'1,12%, Mirna Testi (Unione Popolare) con l'1,04%, Roberta Trivellato (Partito Animalista) con lo 0,75%, Carla Lodi (Alternativa per l'Italia) con lo 0,28%, Divo Pirini (Destre Unite) con lo 0,1% e, infine, Maria Rosa Tosi (Noi di Centro) con lo 0,08%.