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Weekend di Pasqua (e lunedì di Pasquetta): fra arte, cultura, escursioni nella natura e un tesoro nascosto

La guida completa per organizzare i giorni delle vacanze pasquali restando in città o andando verso il Delta

L’aria frizzante che è tornata a raffreddare le giornate non potrà certo mettere il bastone fra le ruote all’organizzazione di uno dei fine settimana più attesi dell’anno. Per un tuffo nell’arte e nella cultura tra monumenti, mostre, esposizioni e mercatini ci sono venerdì, sabato e la domenica di Pasqua. Lunedì di Pasquetta, incrociando le dita, è il momento invece delle uscite nel verde, vicino o lontano (ma guai a uscire dalla provincia), a piedi o in bicicletta, magari in direzioni del Delta del Po per unire quelle che sono i due siti Unesco: la città e, appunto, il Delta. Ecco quindi tutte le indicazioni per vivere al meglio questi giorni, pianificando tutto nei minimi dettagli o decidendo all’ultimo minuto a seconda del tempo, dell’umore o della sorpresa trovata nell’uovo.

Pasqua d’arte e di cultura

Impossibile parlare di arte e cultura a Ferrara senza partire dalla mostra 'Rinascimento a Ferrara. Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa', già visitata da quasi 25mila persone. I giorni delle vacanze pasquali saranno sicuramente affollati, gli spazi espositivi di palazzo Diamanti ancora angusti (e forse ancora di più dopo il restauro, sigh…), ma con qualche accortezza potreste evitare le file davanti ai dipinti: evitate le prime ore di entrata, mangiate prima o dopo e andate negli orari di pranzo, affidatevi alla visita guidata (sabato alle 17 e domenica alle 12) perché non è una mostra facilissima per chi non è un esperto d’arte. Un’alternativa? L’apertura straordinaria serale fino alle 23.30 della domenica di Pasqua (biglietteria aperta fino alle 22.30).

Ma Ferrara non è solo palazzo Diamanti, questi giorni sono ottimi anche per visitare la Pinacoteca Nazionale, il Museo Archeologico e soprattutto palazzo Schifanoia (non perdetevi il bellissimo giardino sul retro!), il Museo della Cattedrale o il Museo di Casa Romei.

Un capitolo a parte lo merita il Castello Estense, monumento cittadino per eccellenza. Se già l’esterno vale decine di foto e nel fossato i bambini possono fare a gara nel vedere carpe e a volte qualche siluro, in questo periodo gli interni ospitano diverse esposizioni: ‘La realtà del sogno’ di Carlo Guarienti, le opere del IX Premio Fondazione Vaf e ’Da Schifanoia: re-incantare il mondo’ di dell’artista rom-polacca Malgorzata Mirga-Tas. Per quest’ultima mostra ci sono due motivi in più per vederla: sono gli ultimi giorni e sabato si celebra in tutto il mondo il Romano Dives ovvero la Giornata internazionale dei rom, sinti e camminanti. Etnie, comunità, popoli da sempre discriminati e che in questa occasione possiamo avere modo di conoscere, anche grazie all’arte.

Quando poi si parla di Rinascimento Ferrarese e di Estensi non si può che pensare al Palio. Se a Pasquetta siete dalle parti del Castello non perdetevi l’Omaggio al Duca. Dame e cavalieri, sbandieratori e musici, giullari e mangiafuoco si riuniscono per una cerimonia breve, ma intensa e suggestiva. Questa volta è il turno “de lo Borgo di San Luca”.

A Pasqua e Pasquetta tornano anche le visite guidate al Torrione San Giovanni, per scoprire la storia del suggestivo baluardo difensivo, partendo dal Rinascimento fino ad arrivare all’ oggi che lo vede come rinomato tempio del jazz cittadino. 

Un tesoro nascosto

Quando il Po scorreva dove adesso c’è Via Carlo Mayr e Via Coperta (la strada forse più fotografata di Ferrara) era un retrobottega poco raccomandabile del molo fluviale, la zona verso San Giorgio era un polesine, ovvero un sorta di arcipelago di isole, con l’isola o penisola di San Giorgio e l’isola di Sant’Antonio. Qui nell’alto medioevo iniziò la costruzione di un monastero. 

Oggi non serve più la barca, bastano 20 minuti a piedi dal centro o 10 in bicicletta per arrivare al Monastero di Sant’Antonio in Polesine, forse la perla più rara, preziosa e nascosta di tutta la città, con il suo ciliegio giapponese in fiore e gli affreschi di scuola giottesca. Non un posto turistico, ma un luogo dello spirito. Perfetto per chi vuole vivere a pieno questi giorni di riflessione, rinascita e resurrezione. Le visite sono sospese per le festività pasquali e riprendono martedì, ma anche solo vederlo da fuori vi darà un senso di pace (per informazioni su messe, vespri e preghiere cantate il numero da comporre è 0532 64068).

Mercatini mon amour

In questi giorni di festa non possono mancare i mercatini. In piazza Castello sabato, domenica e lunedì, dalle 9 alle 19, c’è il ’Mercato delle opere di ingegno’ con produzioni artigianali in ceramica, metallo, legno e stoffa.

Stessi giorni e stessi orari per la ’Fiera dell'artigianato artistico e tradizionale’ sul Listone di Piazza Trento e Trieste.

Solo domenica, dalle 8 alle 16, a Pontelagoscuro trovate invece ’Il baule in piazza’, tradizionale mercatino e mostra scambio di hobbystica, artigianato, vintage e modernariato.

Pasqua e Pasquetta nel verde (in città)

Con un occhio alle app di meteo e sperando che il vento si calmi, un classico di questi giorni sono le gite fuori porta. A Ferrara il bello è che non bisogna andare così tanto ’fuori porta’ per un tuffo nella natura.

Visto il vento di cui sopra, potrebbe essere il momento giusto per cercare in garage o sugli armadi gli amati aquiloni, prepararsi per la Vulandra (22 - 25 aprile) e godersi gli ultimi giorni del Parco Urbano (cani al guinzaglio please) prima che inizino i lavori di allestimento per il concerto di Springsteen (18 maggio). Magari facendo prima un salto al Giardino delle Capinere (visite guidate sabato alle 11) per conoscere il lavoro di tutela degli uccelli e apprendere le basi del birdwatching. 

Anche il Parco Massari, libero da manifestazioni, è un luogo perfetto per stendere un telo, tirare fuori panini con la zia, frittata di pasta o parmigiana di melanzane (a seconda dei gusti e delle provenienze). Da lì raggiungere le Mura, piazza Ariostea, la Certosa, il Cimitero Ebraico e la parte di Campagna dentro la città è un attimo.

Avendo voglia e passione per le girate in bici, si può andare in due direzioni: o sulla Destra Po con l’anello Parco Urbano-Pontelagoscuro-Francolino-Malborghetto-Parco Urbano oppure lungo la meravigliosa ciclabile del Burana, ammirando la Casa dei Pavoni dopo Cassana e fermandosi a mangiare all’Oasi di Vigarano Pieve.

Ferrara però non è solo terra, ma anche e soprattutto acqua. Quindi il modo migliore per capirla fino in fondo in questi giorni di festa è proprio navigando, con la Nena o con il battello Lupo, lungo il Po Grande o il Po di Primaro: tutte le info sul sito La Nena o chiamando il numero 3477139988.

Pasqua e Pasquetta nel verde (nel Delta del Po)

Per chi invece vuole fuggire dalla città, questi giorni rappresentano il top per visitare Comacchio e il Parco del Delta del Po. Sono quelli primaverili infatti i mesi migliori per conoscere questo lembo di terra unico in Italia anche grazie alle tante occasioni proposte dall’iniziativa 'Primavera Slow'

Un susseguirsi senza sosta di itinerari a piedi, in bicicletta, a cavallo e in barca per esplorare paesaggi incontaminati e vivere esperienze autentiche in modalità lenta e sicura.

Si può partecipare aderendo a una delle proposte oppure in completa autonomia, per camminare o pedalare ad esempio sull’incredibile Argine degli Angeli che collega la stazione Bellocchio di Lido di Spina al corso del Reno e fino poi alla penisola di Boscoforte (dove potrete vedere i cavalli bianchi Camargue-Delta e i fenicotteri).

Anche le Valli di Argenta aspettano tutti gli appassionati di natura per trascorrere i giorni di Pasqua e Pasquetta in una delle zone più belle e caratteristiche della provincia di Ferrara.

A Pasqua torna la classica escursione 'Un lupo per amico', a Pasquetta ecco 'A ciascuno il suo uovo', escursione guidata a piedi per adulti e bambini nelle Valli e al Bosco del Traversante, dedicata alle uova delle diverse specie animali che popolano questo ambiente.

Sempre a Pasquetta, a Porto Garibaldi c’è la Fiera-Mercato del Lunedì dell'Angelo.

Venerdì Santo e musicale

Quante volte abbiamo detto “San Venerdì”, a significare che finiva la settimana. E adesso che arriva proprio un Venerdì Santo è giusto dedicargli uno spazio ad hoc. Per chi crede è sicuramente il giorno più intenso del triduo pasquale, quello del Calvario e della croce, giorno di digiuno, sacrificio per gli altri e riflessione. Per chi non crede, è più o meno un venerdì come gli altri, quindi l’occasione per uscire e ascoltare un po’ di buona musica.

Al Torrione arriva Nelide Bandello con il suo Bar Tritolo, un mix di jazz, grunge e prog rock (sabato invece c’è Francesco Bearzatti con 'Portrait of Tony Scott'). Doppio concerto rock alternative al BlackStar con i Fankaz e il duo Matrioska Social Club. Sul palco dell’Arci Bolognesi ecco il punk rock degli Antimonio. A voi la scelta.

Sempre venerdì, se cercate qualcosa di diverso andate da Officina Meca, troverete la Stand Up Comedy di Giulia Nervi e le sue divagazioni sull'amore al tempo di Tinder.

E per concludere…

Non sono d’accordo
a definirci ogni volta
cittadini del domani.
Una scusa per procrastinare gli errori
che voi, cittadini di ieri, avete fatto.
E le cui conseguenze
le stiamo pagando noi, 
cittadini di oggi.
Abbiamo fretta 
e vogliamo mettervi fretta,
più di quella che mettete voi a noi 
per laurearci,
di restituirci un mondo 
che possa davvero appartenerci.

(Alessandra De Fazio, presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università di Ferrara)
 

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