'Ne uccide più la lingua', Valeria Fonte presenta il suo libro sull’odio di genere che passa dalle parole
Lunedì alle 18 alla libreria Libraccio presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino Valeria Fonte presenta il libro 'Ne uccide più la lingua', DeAgostini.
'Cerca di passarci sopra, dai. Non dovevi vestirti così. Potevi dire no. Lo stupro è un'altra cosa. Perché non hai denunciato? L'ha uccisa in un raptus di gelosia. Sei troppo aggressiva'. Non c'è donna che non si sia mai sentita rivolgere parole come queste. Parole a cui ci si abitua, tanto sono consuete.
La violenza che contengono non ci stupisce, al massimo produce un groppo alla gola a cui non si riesce a dare spiegazione. E più queste parole diventano quotidiane, più si rischia di adottare lo stesso sguardo misogino sul mondo. Questo linguaggio non appartiene solo alla nostra quotidianità ma permea anche le pagine dei giornali, i salotti televisivi, i comizi dei politici. E non sono mai solo parole.
C'è un solo modo per Valeria Fonte per debellare l'odio di genere che passa dalle parole: imparare a riconoscerle, decostruirle e cambiarle.
Valeria Fonte (Trapani 1998) inizia a interessarsi alla lingua e alla retorica mentre studia Lettere all’Università di Bologna. Con il suo profilo Instagram @valeriafonte.point inizia la sua opera di attivismo unendo le sue competenze accademiche al bisogno di scardinare l’odio delle parole. Collabora con scuole e università come divulgatrice.