'Perché il fascismo è nato in Italia', Marcello Flores presenta il suo libro sulle origini del ventennio
Venerdì alle 17.30 presso la libreria Libraccio, per la rassegna 'Fascismo. Tra storia e memoria, tra passato e presente', Marcello Flores presenta il libro 'Perché il fascismo è nato in Italia' scritto a quattro mani con Giovanni Gozzini. Dialoga con l’autore Andrea Baravelli storico dell’Università di Ferrara.
Il fascismo è da sempre al centro dell’attenzione degli storici, che ne hanno studiato tutte le caratteristiche e le articolazioni. A più di un secolo dalla marcia su Roma, però, una domanda continua ad appassionare e dividere gli studiosi: perché il fascismo è nato proprio in Italia? Perché proprio nel nostro paese si è imposto un regime dittatoriale che ha proposto una formula politica che è stata presa a modello non solo in Europa e continua a esercitare un suo fascino sinistro?
Questa domanda ci interroga da vicino e ne sollecita molte altre quando proviamo a individuare cause ed effetti per elaborare una risposta. Ad esempio: l’Italia prefascista era una democrazia o era un sistema politico fragile? È bastata la guerra a produrre il fascismo?
Ma soprattutto, che ruolo ha avuto l’uso della violenza da parte dei fascisti? Chi erano dunque gli squadristi sovvenzionati dagli agrari ferraresi? L’impressionante numero di uccisioni, bastonature e devastazioni avvenute a Ferrara e provincia è interpretabile solo come la reazione di latifondisti e borghesi di fronte alla grande paura prodotta dalla rivoluzione russa?
Tutte questioni ancora aperte e che ancora ci sfidano, soprattutto quando vogliamo rispondere alla domanda principe: negli anni '20 del novecento il fascismo si poteva evitare? Marcello Flores ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Trieste e di Siena. Si è occupato di storia dei totalitarismi e di storia dei genocidi.