'Impianti aperti', una giornata di visite guidate agli impianti idrovori gestiti dal Consorzio di Bonifica
Dopo l’appuntamento saltato a maggio per via delle piogge che provocarono l’alluvione in Romagna, il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara ripropone l’iniziativa 'Impianti Idrovori aperti' in programma domenica 24 settembre.
Sant'Antonino di Cona, Codigoro e Marozzo: un'occasione unica per visitare gli antichi impianti che, ancora oggi, tengono all'asciutto la provincia di Ferrara. Le visite guidate sono gratuite e partono ogni ora dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17 (durata: da 30 minuti a 1 ora per impianto). Non occorre prenotazione.
L’impianto idrovoro di Sant'Antonino si trova a Cona in Via Comacchio, 448. Costruito tra il 1924 e il 1926, l’impianto fu dotato di tre pompe centrifughe ad asse orizzontale. Nel 1945 l’impianto fu danneggiato dagli eventi bellici: truppe germaniche minarono il ponte della Ferrovia Ferrara-Codigoro e con l’esplosione un blocco del ponte entrò attraverso una finestra nella sala macchine.
Nel 2004 sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo impianto idrovoro ausiliario, per garantire maggiore sicurezza idraulica al bacino di S.Antonino, nel quale si è tra l’altro costruito il nuovo Polo Ospedaliero di Ferrara. I lavori sono stati collaudati nel marzo 2010 per le opere elettromeccaniche e nell’ottobre 2011 per le opere civili. A Cona sarà possibile visitare i due impianti di Sant'Antonino, oltre alla biblioteca del Consorzio inaugurata nel 2022.
Gli impianti idrovori di Codigoro (via per Ferrara, 2) rappresentano uno dei complessi più significativi della bonifica idraulica italiana e mondiale. Con i suoi cinque impianti, costruiti e modificati in un arco di tempo ultrasecolare, gli oltre 140 m3/sec di portata complessiva e i quasi 10.000 kW di potenza installata, la centrale di Codigoro costituisce un imponente compendio – storico e tecnologico – della bonifica meccanica.
Lo stabilimento idrovoro di Marozzo (via S.P. per Codigoro, loc. Marozzo, Lagosanto) fu uno dei primi impianti costruiti in provincia di Ferrara nell’immediato periodo post-unitario del Regno d’Italia. Consentì le bonifiche delle Valli Gallare, Trebba e Ponti, con acquisizione di oltre 17.000 ettari di terreno, interamente posto sotto il livello del mare.
Dopo un’ininterrotta attività durata ben 115 anni, nel 1986 lo stabilimento ottocentesco è stato sostituito da un nuovo idrovoro ed oggi è sede dell’Ecomuseo della Bonifica. A Marozzo sarà possibile visitare l'impianto ottocentesco e fare una passeggiata rigenerante nel parco, tra alberi e opere scultoree vincitrici del premio nazionale 'De aqua et Terra'.
Per informazioni si puà contattare il Consorzio ai numeri 0532 218235/256.