Da Ancona a Ferrara: a Palazzo dei Diamanti gli scatti di Guido Harari fra musica e fotografia
Dal 16 luglio all'1 ottobre Palazzo dei Diamanti è pronto a riaprire le porte al grande pubblico. Dopo la mostra sul Rinascimento ferrarese, ecco che dalla pittura si passa alla fotografia per rendere omaggio ad uno dei maggiori fotografi italiani: Guido Harari (in foto lo scatto scelto come logo della mostra).
Rita Levi-Montalcini, Patti Smith, David Bowie, Umberto Eco, Vasco Rossi… L’elenco potrebbe andare avanti a lungo, perché queste sono solo alcune delle persone che Harari ha ritratto in ben cinquant’anni di carriera, mezzo secolo che viene ora celebrato anche nella città estense.
Un'incredibile galleria di storie e immagini che è un vero e proprio condensato del talento, della visionarietà e dell’inguaribile curiosità che permeano tutti i suoi lavori.
Se ad Ancona, che l’ha ospitata presso la Mole Vanvitelliana da giugno a Novembre 2022, il titolo era 'Remain in Light', a Ferrara l’esposizione è presentata come 'Guido Harari. Incontri', sottotitolo '50 anni di fotografie e racconti': 300 fotografie, installazioni e filmati originali, proiezioni e incursioni musicali e anche un set fotografico temporaneo con l’autore.
Il titolo originario rimane invece nel catalogo edito da Rizzoli Lizard, un grande volume di 432 pagine con oltre 500 illustrazioni. Ma andiamo con ordine.
Fotografia e musica: chi è Guido Harari
Ispirato dai grandi fotografi di rock e jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, Guido Harari si è affermato nei primi Settanta come fotografo e giornalista musicale. Nel tempo ha esplorato e approfondito anche il reportage, il ritratto istituzionale, la pubblicità e la moda, collaborando con le maggiori testate italiane ed internazionali.
Numerose le copertine di dischi firmate per artisti internazionali come Kate Bush, David Crosby, Bob Dylan, B.B. King, Ute Lemper, Paul McCartney, Michael Nyman, Lou Reed, Simple Minds e Frank Zappa, oltre ai lavori per Dire Straits, Duran Duran, Peter Gabriel, Pat Metheny, Santana e altri ancora.
In Italia ha collaborato con Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Angelo Branduardi, Vinicio Capossela, Paolo Conte, Pino Daniele, Fabrizio De André, Eugenio Finardi, Ligabue, Mia Martini, Gianna Nannini, PFM, Vasco Rossi, Zucchero e la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti.
Nel 2011 ha aperto una galleria fotografica (Wall Of Sound Gallery) e una casa editrice di cataloghi e volumi in tiratura limitata (Wall Of Sound Editions), interamente dedicate all’immaginario della musica.
La mostra: 'Guido Harari. Incontri'
La mostra, progettata da Rjma Progetti culturali e Wall Of Sound Gallery, ripercorre tutte le fasi della eclettica carriera di Guido Harari.
Gli esordi in ambito musicale come fotografo e giornalista, le numerose copertine di dischi, fino all’affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all’altro – editoria, pubblicità, moda, reportage – privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.
Il percorso espositivo prende le mosse dagli anni Settanta, quando Harari, ancora adolescente, inizia a coniugare le sue due grandi passioni: musica e fotografia.
Immagini e sequenze inedite, insieme a filmati d’epoca di backstage, videointerviste, il documentario di Sky Arte a lui dedicato e l’audioguida con la voce narrante dello stesso Harari, conducono il visitatore nel cuore del suo processo creativo.
La mostra propone anche una parte dedicata alla passione parallela per la curatela di libri intesi come una forma di “fotografia senza macchina fotografica” oltre che occasioni di incontri vecchi e nuovi, da cui sono nate le biografie illustrate di Fabrizio De André, Fernanda Pivano, Mia Martini, Giorgio Gaber e Pier Paolo Pasolini, e una dedicata a immagini di ricerca inedite che Harari va realizzando da qualche anno come sua personale forma di meditazione in progress.
Fra gli scatti esposti anche una scelta eccessivamente riverente rispetto alla location: quello che ritrae il presidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi.
Le sezioni della mostra
Queste nello specifico le sezioni in cui è suddivisa la mostra: Light my fire. Il big bang di una passione; Fronte del palco; All areas access; Remain in light, con i ritratti dei musicisti del cuore; Il ritratto come incontro; La musica che mi gira intorno; Italians; Il sentimento dello sguardo. I fotografi; Fotografare senza macchina fotografica; In cerca di un altrove.
Farsi fotografare da Guido Harari
La prima settimana della mostra, dal 16 al 23 luglio e anche dal 2 al 10 settembre, a margine del percorso espositivo il visitatore che lo desidera, prenotandosi in anticipo sul sito realizzato ad hoc 'Mostra Guido Harari', potrà avere l’onore di farsi ritrarre da Harari stesso nella 'Caverna Magica', il suo set fotografico allestito nello spazio adiacente al bookshop di Palazzo dei Diamanti.
Oltre alla stampa firmata dal fotografo che sarà consegnata in tempo reale ai soggetti ritratti, una seconda stampa sarà esposta, anche questa in tempo reale, nella sezione 'Occhi di Ferrara', che rappresenterà un luogo speciale dedicato agli sguardi della città che la ospita.
Le date
L’esposizione inaugura domenica 16 luglio e rimarrà visitabile fino al 1 ottobre. Sarà aperta tutti i giorni dalle 11 alle 20 (la biglietteria chiude 45 minuti prima), anche a Ferragosto. Previste inoltre alcune aperture serali straordinarie fino alle 23.30 (chiusura biglietteria 22.30): 25 e 26 agosto, 29, 30 settembre e 1 ottobre.
Tariffe biglietti e audioguide
Il biglietto intero costa 12 euro, quello ridotto 10 euro (stessa tariffa anche per i gruppi), è previsto un biglietto ridotto per ragazzi fra 6 e 18 anni che costa 5 euro. L’entrata è gratuita per bambini di età inferiore ai 6 anni, visitatori con invalidità superiore al 67%, guide turistiche, giornalisti con tesserino.
L’audioguida in formato digitale, fruibile sul proprio smartphone, è sempre compresa nel prezzo del biglietto. Per garantire la fruizione dell’audioguida senza arrecare disturbo nelle sale, è raccomandato l’uso di auricolari personali.
È possibile acquistare il biglietto presso la biglietteria il giorno stesso della visita oppure online (la prevendita ha il costo di 1 euro). Tramite l’acquisto online, si ricevono via email i biglietti digitali, da stampare o da far visualizzare alla biglietteria direttamente sul proprio smartphone. Per informazioni e prenotazioni c’è un numero dedicato: 0532 244949.
I servizi in mostra
Palazzo dei Diamanti è completamente accessibile ai disabili. I passeggini sono ammessi in mostra ed è presente un bagno attrezzato con fasciatoio. Guardaroba e armadietti per deposito obbligatorio di borse e zaini ingombranti sono gratuiti. Così come sono a ingresso libero il Bookshop e la Caffetteria.
Nelle sale espositive non è possibile introdurre cibo e bevande né accedere con animali, anche di piccola taglia. È possibile attivare un servizio di dog sitting e dog walking con Bauadvisor.
Per i più piccoli
Sono due le proposte per bambine e bambini. Durante il periodo estivo ecco il ciclo di incontri denominato 'Un'estate rock'. L’Aula didattica di Palazzo dei Diamanti diventa uno spazio per compiere un tuffo nel passato, conoscere il contesto storico-culturale degli anni Settanta, Ottanta e Novanta e riscoprire le radici di una storia che continua nell’immaginario di oggi. Qui il calendario (età fino ai 12 anni, durata 1 ora e mezzo, costo 7 euro).
A settembre sono previste invece due visite animate alla mostra (giovedì 14 e sabato 23, alle 17) per scoprire il processo creativo di Harari, la sua passione per musica e fotografia e concludere il percorso con un’attività di laboratorio finalizzata a creare originali poster da appendere nella propria cameretta (età fino ai 12 anni, durata 1 ora e mezzo, costo 7 euro).