Un convegno per approfondire il legame fra Ferrara e il mondo franco-borgognone dei secoli XV e XVI
Da giovedì 28 a sabato 30 settembre, il Salone d'Onore di Palazzo Bonacossi ospita il convegno internazionale dal titolo 'Ecclesiastici, intellettuali e artisti al servizio del principe, fra paesi borgognoni e Italia (XIV-XVI sec.)', frutto della collaborazione fra l'Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara e il Centre Européen d'études bourguignonnes.
Considerata fra le capitali del Rinascimento, Ferrara era anche la città italiana più rivolta al mondo francese, borgognone e fiammingo. I luoghi verso i quali gli occhi e i cuori delle élite ferraresi si indirizzavano spontaneamente rispondevano al nome di Parigi, Digione, Bruxelles, Bruges.
Vera e propria nicchia transalpina, Ferrara era franco-borgognona nei riti di corte, nelle ideologie sociali, nelle scelte politiche e nelle alleanze internazionali, nell'abbigliamento, nelle letture, nei gusti musicali e artistici. E il duca Borso d'Este, quasi contemporaneo dell'ultimo duca di Borgogna, Carlo il Temerario, era di quest'ultimo una sorta di corrispettivo italiano.
Su queste basi è nata la collaborazione fra l'Istituto di studi rinascimentali di Ferrara (Isr) e il Centre européen d'études bourguignonnes (Ceeb) con sede presso l'Università di Liegi che ha portato all’organizzazione del convegno.
Tre giorni in cui studiosi provenienti da numerosi paesi d'Europa sono chiamati a discutere i vari aspetti del legame fra Ferrara (e in genere l'Italia del Nord) e il mondo franco-borgognone dei secoli XV e XVI. La partecipazione al convegno come uditori è gratuita per tutti gli interessati.