'Catone in Utica', dopo quasi 300 anni l’opera incompleta di Vivaldi arriva a Ferrara
Il Teatro Comunale continua il percorso intrapreso nella riscoperta delle opere più rare e suggestive di Antonio Vivaldi con 'Catone in Utica', in scena venerdì 17 e domenica 19 marzo.
Considerata una delle massime composizioni della maturità del prete rosso, 'Catone in Utica' debuttò a Verona nel 1737. Vivaldi cercò di portarla a Ferrara: lo testimonia una lettera inviata al suo mecenate, il marchese Bentivoglio. Il compositore morì a Vienna solo quattro anni dopo. Si può quindi dire che l'opera arriva nella città estense 286 anni dopo il volere del suo compositore.
La vicenda descritta dai versi di Pietro Metastasio si colloca sulla scia della svolta pompeiana che contrappose Cesare a Catone. La vicenda, però, è ben lontana delle sanguinose battaglie di Farsalo e di Tapso. Il raffinato ed elegante impianto scenico propone in una villa sul mare, forse il ritiro privato di Emilia, vedova di Pompeo e figura centrale nel divenire degli eventi. Il contraddittorio, l'urto e la gara tra Catone e Cesare si svolge in un terreno di gioco assai più civile, in cui emerge sempre più la debolezza di un uomo, l’Uticense, che non riesce a gestire il proprio declino.
Nel cast vocale, oltre al tenore Valentino Buzza nel ruolo del titolo, ci sono Arianna Vendittelli (Cesare), Miriam Albano (Emilia), Valeria Girardello (Marzia), Chiara Brunello (Fulvio) e Valeria La Grotta (Arbace). Conferma per Federico Maria Sardelli alla direzione dell’Orchestra Accademia Barocca dello Spirito Santo e per la regia Marco Bellussi. Le scene sono firmate da Matteo Paoletti Franzato, i costumi da Elisa Cobello e le luci da Marco Cazzola. Gli interventi video saranno a cura di Creativite.
L’incompletezza della partitura vivaldiana non nuoce alla comprensione della trama, che anzi entra subito nel vivo dello scontro. Lungi dal volerne dare una ricostruzione – operazione sempre rischiosa e non esente da arbitrî – Marco Bellussi e Federico Maria Sardelli, tra i massimi esperti del compositore veneziano, hanno preferito presentare al pubblico l’opera così come è giunta a noi, certi della sua forte carica espressiva.
Informazioni e biglietti presso la biglietteria o sul sito del Teatro Comunale oppure chiamando lo 0532 202675.