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Da Vittorio Sgarbi a Marcella Zappaterra, il treno dei non eletti ammette la sconfitta

Risultati elettorali, le reazioni della politica fra delusioni e voglia di nuove sfide


Se la vittoria politica del centrodestra sorride principamente al partito guidato da Giorgia Meloni, anche le formazioni alleate devono fare i conti con alcune sconfitte. Vittorio Sgarbi, candidato per 'Noi moderati' al Senato, nel collegio uninominale di Bologna commenta tranchant: "Evidentemente Casini è meglio di me. Potrà fare molto, come sempre ha fatto. Per Bologna e per l’Italia. Come avevo desiderato, Senatore a vita. Amen".

Sul fronte opposto, non ottiene il seggio in Parlamento neppure Marcella Zappaterra, candidata del Partito democratico, nel listino plurinominale proporzionale della Camera. "Sono rammaricata per il risultato finale - spiega sulla sua pagina Facebook - ma non ho alcun rimpianto perché ho fatto tutto quello che potevo. La democrazia é questo: confronto e alternanza. Ora vedremo all'opera il nuovo Parlamento e il Governo. Certamente il centrosinistra e il Partito Democratico sono usciti sconfitti dalla competizione. Hanno perso credibilità agli occhi degli elettori. Penso che ora molte cose dovranno cambiare. E' ora di maturare e di farlo guardando agli errori fatti e al buono che c'è. Proseguirò il mio lavoro in Emilia-Romagna, dove penso che si stiano creando i presupposti per una comunità più coesa e capace di guardare al futuro con fiducia".

Anche il segretario provinciale Nicola Minarelli, si confronta con l'esito delle urne. "Il risultato del voto - scrive su Facebook - è inequivocabile, il Partito Democratico e la coalizione di centrosinistra escono sconfitti da queste elezioni. Dentro il nostro partito ora occorre una veloce, ma profonda, fase di riflessione. Dispiace enormemente che non avremo una rappresentanza territoriale nel prossimo Parlamento, ma siamo fortemente grati ai nostri candidati per la passione messa in questa campagna elettorale e il duro lavoro svolto in queste settimane. Ringraziamo anche tutti i nostri volontari, militanti e tutti coloro i quali hanno dato una mano in questa complicata sfida e il ringraziamento più grande lo facciamo agli elettori che ci hanno dato fiducia. Spetta a noi ora non deluderli e metterci subito al lavoro per le prossime sfide che avremo di fronte".

L'intenzione di misurarsi in nuove sfide arriva anche da Francesco Badia, candidato di Azione e Italia Viva nel collegio uninominale di Ferrara per la Camera dei deputati. Dopo aver ringraziato gli elettori per le oltre dodicimila preferenze ottenute dal Terzo polo, pone l'accento sui prossimi obiettivi; "riuscire a portare il nostro messaggio a tutto l'elettorato, soprattutto a chi si trova in maggiori difficoltà o è ai margini della società; credo che nei loro confronti possiamo e dobbiamo fare di più", e inoltre "continuare ed ampliare il percorso di dialogo che abbiamo avviato con gli interlocutori sociali locali in queste tre settimane, per renderci capaci di ascoltare le esigenze di un territorio a cui spesso la politica non è stata capace di dare le risposte che si attendeva". Infine, le congratulazioni, per "la serietà e l'impegno" a Mauro Malaguti di Fratelli d'Italia.

Tommaso Mantovani, consigliere comunale e presidente del gruppo Movimento 5 stelle approfitta del canale social per ringraziare supporter e volontari. "Un grazie particolare - continua su Facebook - ai nostri referenti regionali Marco Croatti e Gabriele Lanzi, che hanno incaricato l'instancabile e onnipresente Paride Guidetti, vera carta vincente dell'organizzazione. E, last but not least, grazie al nostro grande Andrea Zerbini, che ha affrontato con coraggio ed energia il battesimo del fuoco di questa campagna veloce e intensa".

Un'ammissione della sconfitta giunge anche da Stefania Soriani, candidata di Unione Popolare di Luigi De Magistris per l’uninominale a Ferrara alla Camera dei Deputati. "Innegabilmente non è andata come avevamo auspicato - evidenzia sulla bacheca della propria pagina Facebook - ovvero riuscire a superare la soglia di sbarramento del  3% per riuscire ad eleggere in Parlamento, qualcuno dei nostri rappresentanti per Unione Popolare con De Magistris. Localmente (se il dato è confermato) abbiamo raggiunto 1807 voti al collegio ininominale 09 di Ferrara, quindi non pochi, per essere una formazione nata da un paio di mesi". Una considerazione a cui si lega l'auspicio di portare avanti un "progetto politico alternativo, che al momento resterà extraparlamentare e che sia capace di dare risposte collettive e sociali all'estremo disagio che individui e famiglie stanno vivendo in questo periodo, a partire dalla ripresa delle lotte per la riduzione delle bollette".

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