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Ambiente

Viaggio al Polo chimico, ecco le azioni per il recupero e il riutilizzo delle acque di processo

Nel corso della visita è stato indicato il progetto di efficientamento energetico e transizione ecologica

Da un lato il ciclo delle acque nel processo industriale, dall'altro un termine inglese, 'revamping', per indicare un'azione di rinnovamento. Si è discusso di efficientamento energetico, transizione ecologica e attività di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, nel corso dell'incontro di mercoledì, al Polo industriale e tecnologico, organizzato dal Comune di Ferrara e Ifm.

Nella sala congressi di Ifm Scpa, e durante la visita guidata agli impianti di fornitura e gestione delle industriali, Alessio Stabellini del Servizio qualità ambientale del Comune e Alessia Pedrielli, capo di Gabinetto del sindaco, insieme all'amministratore delegato di Ifm Paolo Schiavina e al dirigente tecnico della Provincia Luca Capozzi, hanno illustrato i contenuti del progetto di efficientamento energetico e transizione ecologica con le azioni previste all'interno del Polo. Fra queste, appunto, il revamping del ciclo idrico del Polo industriale con il recupero e riutilizzo delle acque di processo e meteoriche. Azione che consentirà una riduzione stimata variabile dal 40% al 50% del prelievo della acque del fiume Po per usi industriali.

L'acqua necessaria alle attività produttive dello stabilimento petrolchimico, infatti, viene  prelevata dal fiume Po, presso la stazione di presa di Pontelagoscuro, gestita da Ifm. Tale acqua viene utilizzata come acqua antincendio e per raffreddare alcune apparecchiature. La maggior parte dell'acqua viene distribuita da Ifm a Sef e Yara che, mediante impianti di chiarificazione e di filtrazione a membrana, producono acqua chiarificata utilizzata per raffreddamento macchinari, acqua di torre utilizzata per il reintegro dei circuiti delle torri di raffreddamento, e acqua demineralizzata utilizzata nei laboratori e per la produzione di vapore.

L'acqua scaricata dagli impianti e dai reparti è costituita da acque reflue di processo e acque bianche. Le prime sono acque potenzialmente contaminate, inviate alla rete fognaria di processo, quindi all'impianto Tas e successivamente scaricata in pubblica fognatura e sottoposta a ulteriore trattamento nell'impianto di Hera. Le acque bianche sono invece costituite da acque di raffreddamento, acque meteoriche e acque sanitarie, e sono scaricate direttamente nel canale Boicelli.

Come ipotesi per il riuso delle acque, occorre quindi distinguere fra acque bianche e le acque di processo. Le acque bianche sono dotate di buone caratteristiche, e richiedono un trattamento per la rimozione dei sali per il riutilizzo. Le acque di processo prevedono due diverse linee di fogna con caratteristiche differenti. Una prima linea non candidata al riutilizzo per concentrazione troppo elevata di cloruri, e una seconda linea candidata al riutilizzo. Riutilizzo, per il quale è necessario il revamping della sezione biologica dell'impianto Tas.

Viaggio al Polo chimico

Alla base del progetto c'è l'istituzione di un Tavolo tecnico composto da Comune, Provincia, Ifm Scpa e tutte le società insediate nel Polo petrolchimico industriale e tecnologico di Ferrara (Lyondell Basell Srl, Versalis SpA, Yara Italia SpA, Sef Srl, Eni Rewind, Celanese Srl, Sapio Srl), alla presenza di rappresentanti dell'Università di Ferrara e della Regione Emilia-Romagna.

Il Tavolo tecnico ha individuato le principali criticità presenti all'interno del Polo industriale e tecnologico con particolare riferimento al prelievo di una portata elevata dal fiume Po per usi interni allo stabilimento, gli scarichi di acque meteoriche e di raffreddamento senza nessun riutilizzo, la dispersione delle acque post utilizzo nel terreno, l'elevato consumo di energia elettrica, gli edifici poco performanti dal punto di vista energetico, i cicli produttivi che possono essere migliorati per migliorare le performance energetiche.

Inoltre ha individuato e condiviso sei grandi linee di intervento rappresentate da: revamping del ciclo idrico del Polo chimico di Ferrara con interventi volti al recupero e riutilizzo delle acque di processo e meteoriche; produzione di energia da fonti rinnovabili e scambio sul posto; interventi di efficientamento energetico degli edifici; interventi di efficientamento energetico dei cicli produttivi; il Polo chimico come protagonista nel Piano d'azione per l'energia sostenibile e il clima del Comune di Ferrara; interventi per il recupero della materia prima seconda.

I progetti condivisi, per l'attuazione di ogni linea di intervento individuata, sono stati individuati ed elaborati attraverso il pieno coinvolgimento e l'attiva partecipazione delle società che operano nel sito e degli enti territoriali. L'attuazione dei progetti di sito individuati determinerebbe una progressiva riduzione del 'metabolismo basale' delle aziende insediate, con benefici attesi per l'intero territorio in termini di riduzione dei consumi di energia da fonti non rinnovabili e di sostenibilità ambientale.

In particolare, la realizzazione del progetto del revamping del ciclo idrico del Polo chimico con interventi volti al recupero e al riutilizzo delle acque di processo e meteoriche consentirebbe una riduzione del prelievo di acqua dal Fiume Po per uso interno agli stabilimenti pari circa al 40%. Questi interventi, illustrati nell'incontro, prevedono un investimento complessivo di 48,8 milioni di euro che comprendono anche la realizzazione, attualmente in fase di studio grazie all'apporto di Unife, di una linea di prelevamento delle acque in uscita dall'impianto di depurazione della città gestito da Hera, consentendo un ulteriore riduzione del prelevamento acque dal Po, intorno al 90%.

La Giunta comunale, nello scorso luglio, ha approvato lo schema di accordo tra Comune, Provincia di Ferrara e Ifm Scpa, per il sostegno e la promozione dei progetti di sito del Polo industriale e tecnologico, finalizzati all'efficientamento energetico, alla resilienza ai cambiamenti climatici, alla transazione ecologica e alla riduzione del prelievo idrico per uso industriale dal Fiume Po.

Un accordo con cui le parti si impegnano a favorire l'individuazione di ogni possibile azione di sostegno dei progetti di sito finalizzati all'efficientamento energetico, alla resilienza ai cambiamenti climatici, alla transizione ecologica del sito in ogni opportuna sede, al fine di inserirli nel quadro di ulteriori strumenti di programmazione territoriale, in particolare a livello regionale come implementazione del Progetto d'area; individuare tempi, modalità e risorse utili all'avvio dell'iter per la realizzazione di un nuovo accordo di Programma; mantenere attivo, con iniziative condivise, il confronto diretto tra gli enti territoriali e società insediate agendo nell'ambito del Tavolo Tecnico.

L'incontro di presentazione, dopo l'illustrazione dei contenuti programmatici e tecnici, è proseguito con la visita guidata dall'ingegner Federico Montanari di Ifm all'attuale impianto di depurazione dell'acqua, realizzato negli anni Sessanta, che sarà oggetto dell'intervento. All'incontro hanno partecipato anche i rappresentanti delle maggiori aziende che operano all'interno del Polo industriale e tecnologico.

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